venerdì 30 marzo 2012

Daje Fabbri!!!

a chi lo dava per finito...

L’ULTIMO giapponese combatte ancora. Il suo mondo si è sgretolato – chi in galera, chi tornato al mestiere precedente, chi licenziato dal posto che occupava da più di vent’anni – ma Fabrizio Corona (indagato per estorsione nella vicenda “Vallettopoli” e, dall’inizio dell’anno, anche con l’accusa di aver provocato la bancarotta della sua agenzia fotografica e per alcuni reati fiscali) non si arrende. E soprattutto c’è chi crede che l’ex paparazzo possa ancora rappresentare un elemento di interesse televisivo. Ad esempio Ermanno Corbella, già regista di talk come Moby Dick e Matrix, al quale è venuta l’idea di trasformare Corona in un novello Gianfranco Funari. Da lunedì 2 aprile il fotografo debutta come conduttore in Libertà di parola, un talk in onda su Canale Italia, in digitale terrestre, sul satellite e in analogico e attraverso una rete di 600 web tv di Altra Tv. Un po’ come Santoro, insomma. “Io sono frutto della società che rappresento – ha detto Corona in conferenza stampa – in questo programma però vorrei essere quello che combatte le cose che non vanno e raccontare i problemi degli italiani”.  Libertà di parola riprende e aggiorna la formula di programmi come A bocca aperta, condotto appunto da Funari. In studio 50 uomini e 50 donne provenienti da diverse parti d’Italia e di differenti estrazioni sociali che si confronteranno su temi di attualità. “Nella mia vita ho fatto di tutto, mancava solo il conduttore – continua – lavoriamo a questo progetto da un anno e crediamo tutti nelle stese cose, la libertà di parola e i valori. Noi vogliamo sbaragliare le regole, dire la verità, senza seguire nessuno schieramento, vogliamo dare alla gente comune la possibilità di esprimere la propria opinione”.


David e Victoria Beckham - La storia meravigliosa.

Belli, affermati, alla moda, necessari nell'economia gossip mondiale, sono David e Victoria, la dotatissima cantante e la strepitosa ala destra inglese. Le loro storie hanno fatto sognare milioni di giovani coppie che a loro si sono ispirate. Bravi David e Victoria, siete un baluardo dell'amore vero.


Qui immortalati nel loro amato porto di Vibo Valentia, mentre si recano a mangiare le famose "Fileje Tropeane alla cipolla rossa con polpettine morbide di melanzane" alla trattoria "Da Loredana".

L'Irlanda del Trap.

L'Irlanda del Trap sta scalando le classifiche, la vecchia filosofia della vittoria in casa e del pareggio fuori casa, è sempre valida e vincente. Giovanni è sempre un passo avanti a tutti.

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Sallusti - Santanchè, è vero amore.

Bellissimi, emozionanti, romantici, fotografati al parco mentre si baciano e si scambiano tenerezze come due adolescenti, sono queste le immagini che fanno bene all'amore. All'Italia. Grazie Daniela, grazie Alessandro.


I mostri della musica - Alessandro Canino

Comparso da nulla nel 1992, ha subito scalato le classifiche internazionali con il suo singolo "Brutta", presentato con enorme successo a Sanremo. Alessandro è stato, ed è tutt'ora, una artista poliedrico, innovativo e il suo approccio trasgressivo che fece storia negli adolescenti dei primi anni '90, lo fece affermare come grande della musica Italiana. In quegli anni, non c'era uno stereo in una festa di liceo, che non diffondesse il suo più grande successo "Brutta", contenuto poi nel suo album d'esordio "Alessandro Canino". Alessandro ora è un artista esperto, bello e consapevole del suo spessore musicale, il singolo uscito nel 2010 "Eco di un addio", non vuole annunciare un suo addio alla musica, ma l'addio dell'utenza media al gusto musicale. 


Noi continueremo a seguire Alessandro nei suoi concerti in piazza, dove la vera musica, la musica di qualità, riesce ancora a sopravvivere all'appiattimento matematico che le multinazionali ci propongono.
Vai Alessandro, gli Aut.Min.Rich. saranno sempre con te!!!

Il meraviglioso video, del suo più grande successo:


Il Santo del Giorno-30/03/2012


San Leonardo Murialdo
Sacerdote e fondatore :
“Congregazione di San Giuseppe”



La memoria liturgica di S. Leonardo Murialdo non è stata collocata il giorno della sua morte ( "dies natalis" : 30 marzo) ma bensì il 18 maggio, per evitare che cadesse troppe volte in periodo di quaresima e quindi non potesse venire celebrata.
Ciò nonostante, il "M.R." e molti calendari, collocano la festa il 30 marzo per cui il vostro servitore (gpm) presenta la composizione agiografica nelle due date.
Leonardo nasce a Torino il 26 ottobre 1828 in una famiglia benestante che contava ben nove figli. La sofferenza per la mancanza del padre, quando aveva appena 5 anni, gli procurò una grande sensibilità che tramutò, una volta sacerdote, in paternità spirituale per i più giovani.
Nel 1836 Nadino, come veniva chiamato, entrò nel Collegio degli Scolopi di Savona dove frequenta le scuole elementari, medie e superiori ricevendo una formazione umana e religiosa che gli sarà fondamentale per tutta la vita.
Il 6 novembre 1845 si iscrisse alla facoltà teologica dell’Università; l’8 maggio1850, anno in cui  perse anche la madre, consegue la laurea in teologia; il 20 settembre 1851, nella chiesa della Visitazione, viene ordinato sacerdote.
Nell’ottobre del 1852 inizia l’attività di insegnante di religione, direttore spirituale e confessore delle allieve dell’Istituto delle Fedeli Compagne; il 26 luglio 1857 assume, per incarico di don Bosco, la direzione dell’Oratorio San Luigi a Porta Nuova; il 30 settembre è a Parigi e trascorre un intero anno scolastico nel Seminario di San Sulpizio; nell’estate del 1886 visita e studia da vicino i “Patronages” e le “Oeuvres de Jenesse” di Parigi ed alcune opere educative cattoliche e protestanti di Londra; il 13 novembre 1866 rientra a Torino e, con un sì eroico, accetta la direzione del Collegio degli Artigianelli, sull’orlo del crollo economico.
Il 24 marzo 1867 dà inizio alla Confraternita di San Giuseppe tra gli insegnanti, gli istruttori, gli educatori degli Artigianelli (è il primo passo verso la fondazione della Congregazione dei Giuseppini); il 15 dicembre 1869 invia al governo Lanza - Sella una petizione per una legislazione normativa del lavoro dei fanciulli e delle donne nelle fabbriche; il 29 giugno 1871 fonda l’Unione Operaia Cattolica.
Il 19 marzo 1873 fonda la “Congregazione di San Giuseppe”, istituto ecclesiastico - laico con lo scopo di “educare con la pietà e con l’istruzione culturale e tecnica i giovani poveri, orfani o abbandonati o bisognosi di emendazione”; nel giugno del 1876 dà inizio al giornale “La voce dell’operaio” (è il primo giornale cattolico in Italia per gli operai); nel novembre del 1876 dà avvio a Torino al primo ufficio di collocamento al lavoro per operai disoccupati; il 7 aprile 1878 istituisce il “Giardino festivo per gli operai”, oggi chiamato prosaicamente “dopolavoro”; il 15 luglio 1878 dà inizio in Vanchiglia alla Casa-Famiglia per giovani operai (la prima in Italia); nell’ottobre del 1879 propone, nell’ambito delle società operaie e cattoliche, l’istituzione d’una cassa pensioni e previdenza per vecchi inabili e infortunati sul lavoro: si realizzerà nel 1888.
Nel febbraio del 1880 promuove l’“Opera dei catechismi serali per giovani operai” (dieci anni dopo avevano frequentato tali catechismi 14 mila giovani e vent’anni dopo 35 mila); nell’ottobre del 1880 apre la Casa-Famiglia per giovani studenti delle scuole superiori e dell’università; il 21 maggio 1881 apre l’Istituto Educativo San Giuseppe in Volvera per allievi sacerdoti e maestri Giuseppini; il 20 settembre 1881 dà inizio a Rivoli Torinese al Noviziato della Congregazione di San Giuseppe; l’8 agosto 1883 primo passo dei Giuseppini fuori dal Piemonte con la fondazione del Patronato Pio IX di Venezia.
Il 1º gennaio 1884 fonda il bollettino “La buona stampa” che dirige, ed i comitati femminili per la buona stampa; nel giugno del 1884 istituisce i primi “Comitati elettorali operai cattolici”; il 6 ottobre 1889 apre il Patronato Sacra Famiglia a Oderzo (Treviso), che sarà dopo qualche anno il Collegio Brandolini Rota; il 30 settembre 1890 apre a Vicenza il Patronato Leone XIII e scrive il suo testamento spirituale che arricchisce negli anni successivi; il 16 novembre 1891 la Congregazione del Murialdo prende la direzione del Patronato San Giuseppe di Bassano del Grappa (Vicenza).
Il 24 aprile 1893, dopo grave e lunga malattia guarisce miracolosamente per intercessione di don Bosco; il 15 ottobre 1897 un grave disastro economico minaccia il Collegio degli Artigianelli; il 18 marzo 1899 un cospicuo legato, lasciato dal conte Alessandro Roero di Guarene, pone fine alla croce dei debiti che pesava sulle spalle del Murialdo fin dal 1866; il 17 luglio 1899 apre a Modena l’Istituto Sacro Cuore.
Un’attività intensa come quella del Murialdo trovava forza nella preghiera e nella consapevolezza di essere amati da Dio. Scrisse: “l’uomo che prega è il più potente del mondo”, “la preghiera è l'anima e la forza dell'uomo. Sia fatta con umiltà, confidenza, perseveranza. Non basta, però, pregare, bisogna pregare bene, cioè con il cuore”. Fu grande devoto della Madonna: “Maria, Madre nostra, è la più amante, la più affettuosa delle madri. È madre di Dio, quindi ottiene tutto. È madre nostra, quindi non ci nega niente. È madre di misericordia: gettiamoci nelle sue braccia”.
Il 19 marzo 1900 è la festa di San Giuseppe. Il Murialdo non si regge in piedi ed è molto affaticato e stanco. Nel pomeriggio del 24 marzo si alza per scrivere una lettera di conforto ad un ex allievo ed è costretto a ritornare a letto; muore santamente il 30 marzo 1900, rimpianto da tutti.
Il 3 novembre 1963 Leonardo Murialdo è stato beatificato dal Servo di Dio Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978) e proclamato santo, dallo stesso Papa, il 3 maggio 1970.

Significato del nome Leonardo: “forte come leone, valoroso” (latino e tedesco).

Fonti principali : exallievigiuseppini.it; santiebeati.it («Riv.»).

Emilio resiste

Emilio resiste come previsto il suo licenziamento con litigio è stata una bufala che hanno mandato in giro i giornali di sinistra come il Corriere della Sera. Ieri al programma radiofonico La Zanzara su Radio24 Emilio in persona ha detto che non è vero che è stato licenziato e che manterrà il suo posto in Mediaset, io ci credo, tiriamo un sospiro di sollievo. Come al solito c'è stato lo zampino lercio della sinistra.



giovedì 29 marzo 2012

Il menú di Benedetto per la domenica delle Palme.

Il menú che propone il Santo Padre per la domenica delle Palme.

Andiamo a difendere Emilio Fede!

Emilio, come è giusto che sia, si è barricato all'interno del suo legittimo ufficio, non curante dell'infame licenziamento subito. Sono però preoccupato per la sua incolumità, non vorrei che qualche malvagio vigilantes assoldato da quel giuda di Confalonieri sloggiasse con la forza il nostro caro direttore.


Quindi soldati, armiamoci con le nostre picche e alabarde e piazziamoci davanti l'ufficio di Emilio! Con noi non si passa, siamo abituati a difendere il Santo Padre! Emilio resisti, ci siamo noi!

Qualcosa non mi torna...

Dietro il licenziamento del nostro anchorman preferito, Emilio Fede ovviamente, c'è la mano di Confalonieri questo risulta dalle dichiarazioni di Emilio e da altre indiscrezioni apparse sui media. Personalmente, se fosse vera, mi addolora questa cosa: Fedele Confalonieri  l'amico di sempre di Silvio fin dai tempi dell'università Cattolica di Milano e compagno di tante avventure che tradisce Silvio cacciando Fede? No, mi puzza questa storia.


Silvio sta ricaricando le batterie dopo aver ripetutamente pugnato in tribunale, con i magistrati rossi, con i comunisti,  che sono sempre alle porte, con la Culona Inchiavabile, con i giornali e le televisioni di Sinistra, quindi tutti i media compresi quelli Mediaset, dalle lobbies sindacali, compresa la CISL sindacato notoriamente di Sinistra, ecc. ecc. Ma cari comunistelli dei nostri stivali il leone non muore mai non dimenticatelo, il Cav. non è mai domo e tornerà e saranno cazzi per tutti (scusate la trivialità ma la rabbia mi monta in corpo). Questa digressione l'ho fatta perché secondo me tutto l'entourage di Silvio sta prendendo delle decisioni in "autonomia" senza consultarlo approfittando del suo stato attuale e da qui la decisione assolutamente  priva di senso di cacciare Emilio trattandolo come un qualsiasi giornalista precario della Rai o un freelance di sinistra. Io avanzo due ipotesi:


1) Confalonieri è diventato di Sinistra e si è accordato con Bianca Berlinguer e altri della lobbies comunista della Rai per far fuori Emilio Fede e mettere al suo posto alla conduzione del TG4 ad un direttore fantoccio i cui burattinai saranno Michele Santoro e Sandro Ruotolo così che questi ultimi potranno definitivamente distruggere l'unico avamposto che strenuamente in questi anni ha lottato e respinto il monopolio dei 
rossi in tv.


2) La Sinistra con a capo Bersani attraverso un noto ipnotizzatore indiano il quale spacciatosi per un giornalista di Libero è entrato in Mediaset ed ha ipnotizzato Fedele e Pier Silvio i quali quindi ormai non sono più dotati della loro vera personalità e sono manipolati dalla Sinistra.


Io infatti stento a credere che Fedele abbia ordito contro il Direttore, e no, qui mi sa che, ancora una volta, c'è lo zampino lercio dei gattacci della Sinistra.



“Il feto è una persona e va benedetto”



Ufficialmente la preghiera dovrebbe servire a dare conforto ai parenti in attesa e a incoraggiare preghiere per figlio in arrivo, ma serve soprattutto a sostenere l’idea che il feto sia una persona e che quindi l’aborto si risolva in un assassinio.

A FESTA - Non per niente la preghiera è stata accolta subito con grande favore e festeggiamenti proprio dai vescovi più vicini ai movimenti oltranzisti e fanatici disposti a tutto pur d’impedire l’aborto e di sabotare le leggi che lo rendono praticabile. Adesso c’è anche la nuova preghiera mascherata, contro le madri che vorrebbero abortire.

PRIMA NON C’ERA - Una preghiera della quale prima nessuno aveva mai sentito il bisogno, la storia della chiesa cattolica è piena di preghiere per ogni occasione, ma questa mancava, anche perché un tempo la chiesa ignorava del tutto chiunque morisse prima di essere battezzato, mentre ora sarebbe disposta al battesimo preventivo di qualsiasi feto, pur di segnare quello che in Vaticano ritengono un punto nella lotta contro l’aborto, che consiste nell’affermare che il feto è un essere umano completo fin da quando è un embrione. Un’assurdità utile solamente a qualificare l’aborto come un omicidio.

QUALE PREGHIERA ? - Nonostante l’entusiasmo e l’annuncio ufficiale, la nuova preghiera però ancora non c’è. Pare  che la stiano limando e affilando in Vaticano e c’è da scommettere che tanta attenzione è rivolta a come renderne massima l’utilità per il fronte antiabortista, piuttosto che alla compilazione di un testo aulico che contribuisca davvero a rendere migliore l’esperienza delle puerpere cattoliche e delle loro famiglie.


Fonte: giornalettismo.com

Gli effetti dell'alcol sui giovani/The effects of alcohol on young people/Os efectos del alcohol en los jóvenes/酒精對青少年的影響/ Les effets de l'alcool sur les jeunes/Os efeitos do álcool sobre os jovens

Ecco gli effetti dell'alcol, e la droga è anche peggio, in una giovane ragazza, riflettete gente, riflettete.

(eng.)Here the effects of alcohol and drugs is even worse, in a young girl, think people, think

(esp) Aquí los efectos del alcohol y las drogas es aún peor, en una chica joven, creo que la gente, creo.

(chin) 這裡的酒精和毒品的影響更是雪上加霜,在一個年輕的姑娘,想的人,認為。

(fra)Ici, les effets de l'alcool et des drogues est encore pire, chez une jeune fille, pense que les gens, pense.

(port.) Aqui, os efeitos do álcool e drogas é ainda pior, em uma jovem, acho que as pessoas,acho.



Il Santo del Giorno-29/03/2012

San Guglielmo Tempier
Vescovo di Poitiers (F)

Guglielmo Tempier fa parte di quella schiera di santi per i quali non ci sono molte notizie, ma la sua festa, da secoli, è al 29 marzo e alla stessa data è riportato nel “Martirologio Romano”.

Non si sa quando e dove nacque, si crede a Poitiers (Francia), perché egli era Canonico Regolare a S. Ilario di Poitiers e divenne vescovo della stessa città nel 1184, come lo testimonia un documento di quell’anno.

Viene ricordato soprattutto per il coraggio dimostrato nel difendere i diritti e le proprietà della sua Diocesi, anche questo è affermato in un documento del 1185, che lo indica come difensore contro i persecutori della Diocesi, e dotato di virile pazienza.

E ancora nel 1191 è indicato come “Guglielmo il forte”; nello stesso anno costrinse uno dei suoi vassalli a prestargli il dovuto omaggio; non bisogna dimenticare che si era nel Medioevo, quindi i costumi generali dell’epoca, facevano assumere atteggiamenti, per noi oggi incomprensibili.

Dopo tredici anni d’intenso episcopato, morì il 29 marzo 1197 e fu sepolto nella Chiesa di S. Cipriano. Il vescovo Guglielmo Tempier, che in vita era stato fortemente contrastato dai notabili della diocesi, da morto fu onorato come un santo, indice che, al di là della energia espressa nel condurre la vita amministrativa e allora anche politica della Diocesi, egli, in campo pastorale, fu un grande vescovo, attento alla vita spirituale dei fedeli, ai quali era di integerrimo esempio.

Il popolo di Poitiers si recava alla sua tomba per essere guarito dalle emorragie.

Significato del nome Guglielmo: “la volontà lo protegge” (tedesco).




Fonte : santiebeati.it («Riv.»).

Petizione: Emilio deve rimanere!


Vi allego il testo della petizione "Emilio deve rimanere", fatemi sapere che ne pensate:

Aut.Min.Rich.
Piazza di Santa Marta,3
SCV-00120 ROMA


Spett.le MEDIASET S.P.A.
Via Paleocapa,3
20121 Milano (MI)
All’attenzione degli egr.gi, preg.mi, stim.mi
 Pres. Dott. Fedele Confalonieri
Vicepresidente  Dott. Pier Silvio Berlsuconi

Roma 29 marzo 2012

Oggetto: petizione “Emilio deve rimanere”

Salve,
siamo un piccolo giornale, edito sotto forma di blog, e chiediamo alle Vostre stimatissime persone di ritornare sulla Vostra decisione di destituire Emilio Fede dalla direzione del TG4.
Noi come redazione nel nostro piccolo abbiamo sempre guardato al TG4 come un faro, un esempio e al Direttore Fede diamo l’incontestabile merito di avere interrotto, grazie anche a Mediaset, il monopolio dell’informazione della RAI TV e l’egemonia culturale sinistrorsa di quest’ultima; il direttore Fede ha permesso attraverso il TG4 la diffusione di un giornalismo sano, obiettivo, sobrio e depurato da ogni ideologismo e dietrologismo e soprattutto alla portata di tutti i ceti sociali, dalla casalinga al professore universitario.     
Per tutto ciò e per la professionalità da lui dimostrata in questi lunghi anni di giornalismo in prima linea chiediamo perciò di nuovo alle Vostre Pregiatissime persone di rivedere la Vostra decisione e riammettere alla guida del TG4 Emilio Fede, oltre a questa petizione on- line abbiamo aperto un c/c n. 24061931, presso la Banca Mediolanum, causale “Emilio deve rimanere” al fine di poterVi aiutare economicamente per il nuovo compenso da assegnare al Direttore Emilio Fede.

Vi inviamo i nostri più untuosi saluti.


La redazione Aut.Min.Rich e
Il Dir. Spirtuale Ghino Di tacco

mercoledì 28 marzo 2012

il rilancio dell'immagine dell'Italia...

...quella con la I maiuscola, la dobbiamo non a Monti, quel professorino senza sentimenti, ma a lui, il vero erede del marchio piu' prestigioso del belpaese, un creativo senza se e senza ma, un nome un perche': Lapo. Elkann.
come te, basta avere idee, lavorare duro, e anche se vieni dalla famiglia Agnelli puoi avere successo nella vita...sei grande Mr. Elkann, continua ad ispirare migliaia di giovani!


I panni sporchi si lavano in famiglia

I panni sporchi si lavano in famiglia e non sulla pubblica piazza per cui la richiesta di Eraldo concettualmente ineccepibile e, giustamente lui l'ha espressa, però certe situazioni vanno gestite, per il bene della redazione e degli Aut.Min.Rich., in modo più untuoso e ipocrita in casa, da buoni democristiani quali in fondo siamo.



 

 

Il Patriarca e l'IKEA.

Questo per tutte le malelingue che non fanno altro che parlare, parlare, parlare, della presunta ricchezza della Chiesa Cattolica e dei suoi alti prelati. VERGOGNATEVI!!! VERGOGNATEVI!!! Loro seguono la parola di povertà di Dio, e acquistano dove i prezzi sono più bassi!!! Questi sono i veri ideali socialisti, altro che i presunti comunisti che predicano bene e razzolano male! Grazie Monsignor Moraglia! 

“I mobili per le mie stanze? Andate ad acquistarli all’Ikea”. A tre giorni dal suo insediamento in laguna, la richiesta fatta dal nuovo Patriarca di Venezia Francesco Moraglia ai suoi collaboratori, ha subito fatto il giro della città, finendo sulle pagine della Nuova. “Arrivato dalla sua Liguria, è nato a Genova ed è stato vescovo di La Spezia - ricorda il quotidiano veneziano - il nuovo pastore della diocesi di Venezia si è trovato a dover mettere a punto il suo appartamento, nella sede del patriarcato.
Il cardinale Angelo Scola, che ha lasciato la laguna otto mesi fa, si è portato a Milano mobili, oggetti di arredo e suppellettili di sua proprietà che, a suo tempo, aveva scelto per arredarsi le stanze, in base a gusto personale e necessità… Non c'è da immaginare che Moraglia sia arrivato in un appartamento vuoto. Le stanze del patriarcato di Venezia sono dotate di quanto è ritenuto necessario per la vita quotidiana di una persona: cucina, libreria, scrivanie, armadi. Ma per quanto va oltre lo stretto indispensabile, il nuovo Patriarca di Venezia, nel suo dietro le quinte, punta all'economico”.
Una scelta, quella dell’arredamento low cost, che ribadisce lo stile del nuovo Patriarca: la scorsa settimana, infatti, prima di essere accolto e festeggiato dai fedeli di Mestre e di piazza San Marco, Moraglia ha voluto incontrare giovani e operai in difficoltà per la crisi economica. Sabato sera, inoltre, grembiule bianco e guanti di plastica, ha vestito i panni del cameriere nella mensa dei poveri della città. E ha ribadito il suo primo messaggio ai veneziani: “La crisi si sconfigge insieme”.

Preghiamo per Daniele....

Oggi, nel tentativo di redimere le pecorelle smarrite che pascolano sui prati di Facebook mi sono imbattuto in una cosa postata da fratello Daniele. Non aggiungerò altro ma solo l'immagine, credo servano però seri provvedimenti. 

Eroi

Licenziato un cazzo, sono ancora il miglior reporter che avete: beccatevi questa chicca, l'erede di Sunday Moyo è tra noi e il suo nome è Sludge Pakare


Un ragazzo di 18 anni sarebbe stato arrestato per aver stuprato una mucca. Il sito Morning Start è l’unico a riportare la singolare notizia. Sludge Pakare, del villaggio Chakwana in Zimbabwe, avrebbe fatto sesso con una mucca dopo essersi intrufolato in un pascolo. Il ragazzo è stato arrestato e rimarrà in custodia fino al 3 aprile.
La denuncia sarebbe arrivata da Sour Janda, un cittadino che avrebbe visto Pakare abusare dell’animale. Pakare comparirà davanti al magistrato Robson Finsin per il suo reato. (fonte)



Il mio attimo con Gesù - Nel mio cassetto.

Lui è sempre con me, in ogni momento della mia giornata, anche in ufficio spesso indosso il mio bellissimo Rosario verde e prego. Prego per noi peccatori.


Lettera di licenziamento per Giona e Daniele.

Carissimi, ho pronta la lettera di licenziamento per Giona e Daniele, licenziamento per assenteismo e quindi per giusta causa. Per queste motivazioni non c'è articolo 18 che tenga.

Emilio Fede VS Lele Mora

La solita stampa comunista, non si accontenta di veder marcire ingiustamente in prigione il nostro amato Lele, ora che fa? Mette contro Emilio e Lele, sciacallando sui loro presunti reati. Bisogna intervenire con una propaganda pro Lele-Emilio, distruggendo ogni voce sulla loro rivalità. Di seguito riporto l'infame articolo de La Stampa.

Fede e i soldi in Svizzera:
"Vendetta di Lele Mora"


Il direttore del TG4, Emilio Fede

Ma la procura di Roma apre un’inchiesta per riciclaggio

PAOLO COLONNELLO, GUIDO RUOTOLO
Lui, il direttore del Tg4 Emilio Fede, cade dalle nuvole. La valigetta con due milioni e mezzo di euro in contanti, lui, a Lugano, non l'ha mai portata. Sarà, ma intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per riciclaggio. Fede non è ancora indagato e nelle prossime ore sarà convocato dal procuratore aggiunto Capaldo e dal pm Laviani che stanno svolgendo accertamenti sulla vicenda.

La segnalazione sul tentativo, fallito, di Emilio Fede di depositare i soldi in una banca svizzera era arrivata a fine gennaio. Una segnalazione senza firma ma molto ricca di particolari. Si spiegava nel dettaglio le ragioni per cui la banca ha rifiutato quel deposito così imponente: «Carenza di idonea documentazione». Come dire, Fede è un cliente a rischio, indagato per concorso in bancarotta.

Tanto dettagliato l'esposto, che veniva segnalato addirittura il modello e la targa dell'auto con la quale Fede sarebbe arrivato a Lugano. E, dunque, la Guardia di finanza di Como dopo le prime verifiche ha spedito tutto a Roma. Visto che giura di non aver mai nemmeno lontanamente pensato di portare una valigetta piena di soldi contanti a Lugano, dove lo conoscono perfino i gatti («Ma che, mi hanno preso per scemo?»), Fede ha adombrato l'ipotesi di un complotto ai suoi danni annunciando querele a raffica per diffamazione.

In queste settimane, dunque, la Finanza ha iniziato un lavoro di verifica della segnalazione così ricca di particolari. Non c'è una firma, sulla segnalazione. Ma gli investigatori informalmente sarebbero riusciti a risalire all’autore dell'esposto: probabilmente un funzionario di banca di Lugano.

Primi riscontri riempiono già il carniere degli investigatori. Come la targa dell'auto con la quale Emilio Fede si sarebbe presentato nel dicembre scorso nella sede della banca elvetica. Si tratta di un'auto del parco macchine di Mediaset. Una provenienza romana, ed ecco perché poi il fascicolo è stato consegnato alla procura della capitale. Adesso le verifiche sono concentrate sul personaggio che accompagnava il direttore del Tg4. Potrebbe trattarsi di un noto consulente finanziario.

Adesso, il direttore del Tg4 smentisce appellandosi al buon senso: «Ma vi pare che con tutte le indagini aperte sul mio conto, mi mettevo in testa di depositare due milioni e mezzo di euro in Svizzera? A Lugano poi, dove mi riconoscono tutti. Ma via...».

Effettivamente, anche nella Procura di Milano, dove Fede è indagato sia per la prostituzione minorile di Ruby, sia in concorso per la bancarotta di Lele Mora, ieri si chiedevano come fosse nata questa storia. Di certo, se davvero Fede avesse portato dei soldi in Svizzera, segnalato alle banche ticinesi e alla Guardia di Finanza, avrebbe corso il rischio di vederseli sequestrati all'istante alla frontiera.

«E infatti non ci ho proprio pensato. L'ultima volta che ho varcato la soglia di una banca a Lugano, dove per altro posseggo anche una casa che però non uso più da tempo, è stato nell'agosto scorso, insieme al pm Eugenio Fusco per dar seguito alla rogatoria sul mio conto, da lui stesso inoltrata. Forse è lì che qualcuno ha preso nota della targa della mia auto. In precedenza ero stato in banca tre o quattro volte nell'aprile di un anno fa, sempre per la storia dei soldi che mi aveva dato Mora. Infine negli ultimi tre o quattro mesi, ma la data esatta non me la ricordo, sono stato a Lugano una sola volta, a cena da una mia amica sposata con uno dei più noti avvocati di Lugano».

Fede sembra sereno: «Ma certo, non ho nulla da temere. Ovviamente, quando ho letto i giornali mi sono molto amareggiato, ho cercato di ricordare se per caso non fossi entrato in una banca per cambiare 500 euro, allora avrei iniziato a preoccuparmi.. Macché, nemmeno questo. Mi dispiace, sono convinto che alla fine quando si scoprirà chi e perché ha voluto farmi questo scherzetto, tutto ciò si trasformerà in un boomerang contro chi ha voluto farmi del male». Chi? «Qualcuno che non mi vuole più vedere come direttore del Tg4». Un complotto dentro Mediaset? «Non credo. Anzi potrebbe essere più una vendetta di Lele Mora».