lunedì 31 gennaio 2011

Il Santo del giorno-S. Giovanni Bosco

Lunedì 31 Gennaio 2011
S. GIOVANNI BOSCO, Sacerdote, fondatore




Giovanni Bosco, al secolo Giovanni Melchiorre Bosco, meglio noto come Don Bosco, nacque il 16 agosto 1815 al Colle dei Becchi, una località presso Castelnuovo d 'Asti, ora Castelnuovo Don Bosco. Di famiglia povera si preparò, fra stenti ed ostacoli, lavorando e studiando, alla missione che gli era stata indicata attraverso un sogno fatto all'età di nove anni e confermata più volte in seguito, in modo straordinario.

Studiò a Chieri, a pochi chilometri da Torino. Tra le belle chiese di Chieri, Santa Maria della Scala (il duomo) fu la più frequentata da Giovanni Bosco, ogni giorno, mattino e sera. Pregando e riflettendo davanti all'altare della Cappella della Madonna delle Grazie egli decise il suo avvenire.

A 19 anni voleva farsi religioso francescano. Informato della decisione, il parroco di Castelnuovo, don Dassano, avvertì Mamma Margherita con queste parole molte esplicite:
“Cercate di allontanarlo da questa idea. Voi non siete ricca e siete avanti negli anni. Se vostro figlio va in convento, come potrà aiutarvi nella vostra vecchiaia?”. Mamma Margherita si mise addosso uno scialle nero, scese a Chieri e parlò a Giovanni: “Il parroco è venuto a dirmi che vuoi entrare in convento. Sentimi bene. Io voglio che tu ci pensi e con calma. Quando avrai deciso, segui la tua strada senza guardare in faccia nessuno. La cosa più importante è che tu faccia la volontà del Signore. Il parroco vorrebbe che io ti facessi cambiare idea, perché in avvenire potrei avere bisogno di te. Ma io ti dico. In queste cose tua madre non c'entra. Dio è prima di tutto. Da te io non voglio niente, non mi aspetto niente. Io sono nata povera, sono vissuta povera, e voglio morire povera. Anzi, te lo voglio subito dire: se ti facessi prete e per disgrazia diventassi ricco non metterò mai più piede in casa tua. Ricordatelo bene”.
Giovanni Bosco quelle parole non le avrebbe dimenticate mai. Dopo molta preghiera, ed essersi consultato con amici e con il suo confessore Don Giuseppe Cafasso, entrò in seminario per gli studi della teologia.

Fu poi ordinato sacerdote a Torino nella chiesa dell'Immacolata Concezione il 5 giugno del 1841.
Don Bosco prese con fermezza tre propositi:
“Occupare rigorosamente il tempo. Patire, fare, umiliarsi in tutto e sempre quando si tratta di salvare le anime. La carità e la dolcezza di San Francesco di Sales mi guideranno in ogni cosa”.
Venuto a Torino, fu subito colpito dallo spettacolo di centinaia di ragazzi e giovani allo sbando, senza guida e lavoro: volle consacrare la sua vita per la loro salvezza.
L'8 dicembre 1841, nella chiesa di S. Francesco d 'Assisi, ebbe l'incontro con il primo dei moltissimi ragazzi che l'avrebbero conosciuto e seguito: Bartolomeo Garelli. Incomincia così l'opera dell'Oratorio, itinerante al principio, poi dalla Pasqua 1846, nella sua sede stabile a Valdocco, Casa Madre di tutte le opere salesiane.
I ragazzi sono già centinaia: studiano e imparano il mestiere nei laboratori che Don Bosco ha costruito per loro. Nella sua opera educativa fu aiutato da sua madre Mamma Margherita, che fece venire dai Becchi, per sostenerlo e perché facesse da mamma a tanti suoi ragazzi che avevano perso i propri genitori.

Nel 1859, poi, invita i suoi primi collaboratori ad unirsi a lui nella “Congregazione Salesiana”: rapidamente si moltiplicheranno ovunque oratori, scuole professionali, collegi, centri vocazionali, parrocchie, missioni.
Nel 1872 fonda l'“Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice” (FMA) che lavoreranno in svariate opere per la gioventù femminile. Cofondatrice e prima superiora fu Maria Domenica Mazzarello (1837-1881) che verrà proclamata santa il 21 giugno 1951, dal Venerabile Pio XII (Eugenio Pacelli, 1939-1958).
Ma Don Bosco seppe chiamare anche numerosi laici a condividere con i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice la stessa sua ansia educativa.
Fin dal 1869 aveva dato inizio alla “Pia Unione dei Cooperatori” che fanno parte a pieno titolo della Famiglia Salesiana e ne vivono lo spirito prodigandosi nel servizio ecclesiale.

A 72 anni, sfinito dal lavoro, secondo quanto aveva detto: “Ho promesso a Dio che fin l'ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani”, Don Bosco muore a Torino-Valdocco, all'alba del 31 gennaio 1888, lasciando al suo successore Don Michele Rua (proclamato beato il 29 ottobre 1972 dal Servo di Dio Paolo VI), 700 religiosi in 64 case disseminate in 6 paesi.

Fu beatificato il 2 giugno 1929 e dichiarato santo da Pio XI ( Ambrogio Damiano Achille Ratti, 1922-1939) il 1° aprile 1934, domenica di Pasqua.
In seguito, molti altri sono venuti a gettare nei solchi semi di vita: San Domenico Savio, il Beato Don Rua, il Beato Don Rinaldi...affinché il terreno continuasse ed essere fertile, anche dopo Don Bosco.

La “Famiglia salesiana” conta circa 402.500 membri in 130 paesi nei cinque continenti; essi sono divisi in 23 organizzazioni differenti, che sono venute sorgendo lungo gli anni, e che hanno preso ispirazione dal sistema e dal carisma di Don Bosco.
Le tre prime, che sono state create già ai tempi di Don Bosco, sono Le Figlie di Maria Ausiliatrice (14.880), I Cooperatori Salesiani (circa 26.615) e gli Ex-Allievi di Don Bosco (circa 97.357). (Fonte: CG26 e Dati Statistici, 2008)

Significato del nome Giovanni : "il Signore è benefico, dono del Signore" (ebraico).

da http://www.vangelodelgiorno.org/main.php?language=IT

Il post Daniele about me

La mia posizione sul post Daniele è la seguente: direi di evitare la chiamata di un nuovo batterista, si potrebbe fare un investimento per una batteria elettronica, sarei disposto anche a comprarla io, non credo che costi tanto. Certo il batterista al naturale è un'altra cosa, ma secondo voi quale batterista verrebbe a suonare sapendo poi di essere escluso dopo circa due mesi? e poi vallo a trovare un batterista, è merce rara a meno che ci esista l'Adecco dei musicisti... Io se fossi un batterista ci verrei solo in caso di "emergenza nazionale" o per amicizia; nel nostro caso poi è solo un'emergenza a termine limitato per cui la mia proposta è di sostituire Daniele durante il suo periodo di ritiro spirituale con un arnese elettronico su cui metterei un naso e un'immagine di Benedetto XVI.

domenica 30 gennaio 2011

Sul dopo Daniele.

Come ben sappiamo, Daniele e il suo naso saranno assenti per almeno un paio di mesi e non potranno suonare con noi (è anche possibile che l'avventura pseudo-africana di Daniele possa durare molto di più). Ma come diceva un nostro bravo collega "The show must go on", e dobbiamo organizzarci per continuare a suonare, specialmente ora che siamo affiatati e con nuovi pezzi da preparare.

Quindi iniziamo a spargere la voce per cercare un nuovo batterista che possa sostituire temporaneamente Daniele.

La parola d'ordine è non fermarsi.

Chi si ferma è democristiano.


Il numero uno.

La massima espressione della musica. Lo stornello.


venerdì 28 gennaio 2011

Anche noi abbiamo bisogno...

... di una foto come questa. Decidete la posizione che più vi piace.





Chiesa SS. Pietro e Paolo


Tutte le mattine prima di entrare in ufficio prego per S.Paolo, ogni sera dopo aver lavorato prego per S.Pietro.


So' cose bbrutte.

La foto va analizzata da sinistra a destra:

- Eraldo (alle 6 corde) è sereno, è consapevole di ciò che sta facendo, è cosapevole di fare schifo;

- Daniele (alle pelli) è distratto, sti sta facendo ampiamente i cazzi propri;

- Nino (all'epiglottide) è ovviamente stato aggiunto successivamente nella foto con photoshop, è evidente.

- Alessandro (alle 4 corde) è un duro, è incazzato nero, sa quello che vuole, è deluso dall'assenza delle suore filippine.

Circa il nuovo look....


Come potete vedere voi stessi, i costumi che ho proposto sono perfettamente in linea con i dettami si santa romana chiesa, se non ha il magnete è solo perché lui è lui.

giovedì 27 gennaio 2011

Io voglio essere lui!

Voglio essere come lui, mi frega cazzi delle groupies!


oggi 27 gennaio 2011 è S. Angela Merici, VERGINE


Vorrei tanto...

... avere una disponibilità economica illimitata per acquistare dei potentissimi impianti di amplificazione da ubicare in ogni angolo e strada della nostra Eterna e Santa città, capaci di trasmettere in ogni orecchio, cuore e anima, la parola di Dio dalla voce beata di Papa Benedetto XVI.

Questo è il mio più grande sogno.

mercoledì 26 gennaio 2011

Le Ragazze

Inserisco il testo della nostra canzone preferita, avrei una richiesta da fare, oltre alla sezione da solista nel cantato che mi spetta, potrei avere la parte di basso interpretata da Ciro?

Le ragazze si lanciano ad occhi
chiusi nelle avventure
qualche volta confondono
la bugia e la verita'
seguono l'istinto
e l'istinto le aiutera'
sono treni in corsa
che nessuno fermera'

le ragazze decidono il destino
dei loro amori
i ragazzi s'illudono
ma non contano un gran che...
quando ti sorridono
e' probabile che sia un si
ma quando si allontanano e' no!
e tu...

ci devi stare inutile sperare
di recuperare se hanno detto no
meglio sparire non telefonare
per sentirsi dire un'altra volta no
come se non t'importasse piu'
senza farti mai vedere giu'
si puo' amare da morire
ma morire d'amore no!

le ragazze che ispirano
tutti i testi delle canzoni
sono sempre al centro
dei discorsi di tutti noi
che non conosciamo
nemmeno la meta'
di tutti quel che pensano
e dei segreti che ognuna ha

le ragazze volteggiano
sulle ali degli aquiloni
e noi innamorati
che le seguiamo da quaggiu'
guarda come planano...
qualcuna scendera'
ma quando si allontanano e' no!
e tu...

ci devi stare inutile sperare
di recuperare se hanno detto no
meglio sparire non telefonare
per sentirsi dire un'altra volta no
come se non t'importasse piu'
senza farti mai vedere giu'
si puo' amare da morire
ma morire d'amore no!

le ragazze che sfidano
le opinioni della gente
hanno gli occhi limpidi
di chi dice la verita'
senza compromessi
ne' mezze misure
sono piu' sincere
le ragazze della nostra eta'

finalmente qualcuno dice le cose come stanno!

anche io non sono convinto di questa faccenda...

http://www.popolariliberali.it/portale/images/ftpgiovanardi/FTP2/carlino25012011.pdf

Biber mi di spiace.....

leggi qua

Vorrei stringergli la mano...

Guardatevi questo video e riflettete.

http://www.youtube.com/watch?v=Wk0XYG15T24&feature=related

Pontifex

Dopo giusta segnalazione di Nino sono approdato su questo indirizzo www.pontifex.roma.it, mi si è aperto un mondo bellissimo che non conoscevo dove finalmente posso condividere con tantissime persone le mie idee cattoliche in piena libertà, visto che nel mondo e un po' anche in Italia viene messa in discussione la libera iniziativa dei cattolici.
Vi posto l'articolo dell'esimio direttore Bruno Volpe il quale, giustamente, vuole denunciare il vignettista Vauro per una vignetta http://www.blogtivvu.com/2011/01/26/annozero-sotto-accusa-la-vignetta-su-benedetto-xvi-vauro-e-michele-santoro-denunciati-per-offese-al-papa/ da lui presentata nell'ultima puntata di Annozero. Vorrei sapere il vostro pensiero.

Vauro recidivo, ti denunciamo di nuovo

Vauro dichiara secondo un quotidiano: " pedofilia nella chiesa? Non credo di aver fatto uno scoop". Se vera la dichiarazione, e salva smentita, é roba da sospenderlo e di corsa. Infatti, Pontifex domani, presenterà altra denuncia contro Vauro in tema di pedofilia nella Chiesa. Che esistano anche i pedofili tra i preti, in percentuale minima, é vero, ma che predicatore ufficiale del moralismo oggi sia tal Vauro é troppo. Nella chiesa non é diffusa alcuna pedofilia, se in grado, lo dimostri. Ma sa Vauro quanti sono i preti cattolici nel mondo che svolgono degnamente il loro lavoro, la loro missione? Chieda almeno scusa, ma nulla. Domani dunque lo denunceremo un' altra volta, vedremo . La Rai ben farebbe, se proprio ci tiene ad Annozero, ad allontanare Vauro che ormai é una specie di Satana per i cattolici. Siamo alla scadenza per il rinnovo degli abbonamenti Rai. Nessuno vuole istigare alla disobbedienza, ma é giusto che i cattoliciinsolentiti da ...... Vauro debbano pagare e risultare e offesi anche dal "rabbino "Lerner che insulta dando del cafone il Presidente del Consiglio.
Ma Lerner al quale il glorioso messale detto di San Pio V avrebbe detto " et oremos pro perfidis judeis" evidentemente non sa che il Presidente del Consiglio, oggi vittima di una ignobile campagna mediatica, é anche Pubblico Ufficiale.
Vauro,a domani, questa volta dai Carabinieri, per cambiare.
Bruno Volpe

About Maria Sole


L'ho ascoltata, finalmente. Non ho parole, devo ancora riordinare le emozioni, posso solo dire che sono positivamente sconvolto. E poi Maria ha una bellissima voce.

PS: ora per colpa vostra ascolterò in ufficio, per tutto la giornata lavorativa, tutti i video di Maria Sole e vaffanculo ai lavori che dovrei fare, ora ho cose più importanti da fare!



Eroi - parte 2a


E' una lotta impari, la vincitrice è la numero 2; le donne, un passo avanti.....

La suonata

Anzitutto mi dispiace per le Suore d?ivrea che ci hanno dato buca, vabbè sarà per un'altra volta, io comunque le sono andate a trovare dopo che siamo usciti dalla saletta e ho dormito da loro, nel Pio Istituto...
Per la suonata di ieri direi che la componente che ci ha parecchio condizionato è stata la stanchezza in generale che ha attanagliato un po' tutti noi, io ad un certo punto, nella seconda ora soprattutto, non riuscivo neanche a ricordarmi le mie "linee" di basso, in ritardo vi chiedo scusa. Io direi che sarebbe utile la prossima volta lavorare con carta penna e calamaio e dare una struttura tangibile e definitiva alle frecce/canzoni che abbiamo nella nostra faretra, su carta e a modo nostro, io perosnalmente non saprei mettere la musica su pentagramma.
Invece sarebbe utile, come avete detto voi ieri sera, buttare giù un altro brano per arricchire il nostro "bouquet". Per il resto fate una buona giornata, orate tanto et laborate meno.
Statemi bene

SS. TIMOTEO e TITO


Oggi è Mercoledì 26 Gennaio 2011
SS. TIMOTEO e TITO, Vescovi (memoria)




martedì 25 gennaio 2011

l'anno prossimo ci saremo pure noi!


Il divino Otelma e i giovani del Pdl
Che il PDL sia arrivato alla frutta, o meglio alle bucce della frutta, è una verità consolidata ed incontrovertibile. Il requiem solenne alla dipartita del clan dell’amore, così come preconizzato da Fini, è stato inferto da Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù e Presidente della Giovane Italia, già celebre per alcune sue sconcertanti affermazioni (una su tutte, la gemma pronunciata durante il congresso di fondazione del PDL, il 28 marzo 2009: ”e la dizione Pdl “può e deve significare anche Popolo della Legalità, perchè noi siamo tutti figli di Paolo Borsellino“).

I fatti: con una sontuosa lettera guarnita con lusinghe e salamelecchi, Giorgia Meloni ha invitato a presiedere alla festa di Atreju dei giovani apostoli del PDL un autorevole indovino. In mancanza della Sibilla Cumana e di Nostradamus, la “coccola” di Silvio ha scomodato nientepopodimeno che il mago “di vino” Otelma. E non per una sola giornata, ma per ben tre giorni del Funeral Party di Atreju.

La bislacca sortita della Meloni è discussa durante “La Zanzara” di Cruciani, che è costretto ad arbitrare un truculento match dialettico tra Otelma e il giornalista David Parenzo. Il risultato è una delle gag più spassose mai ascoltate nell’etere: la vis comica deadpan e nonsense di Otelma lotta eroicamente sul ring contro le urlate di Parenzo, pericolosamente in bilico tra lo sdegno e la disperazione. Alla fine, l’afflato demenzial-medianico dell’indovino e delle sue multiple identità (donde l’onnipresente “nos pluralis maiestatis”) vince su tutto: lo spettacolo da lui offerto è a suo modo terribilmente affascinante ed istruttivo, perchè, nella sua comicità dislocante, è rappresentativo dell’epoca, è uno specchio veritiero dei rantoli angoscianti del PDL.

A piè post, è riportata la gentile epistola mandata da Giorgia Meloni a Marco Amleto Belelli (al secolo “Otelma”, nome risultante dalla simpatica inversione della parola “Amleto”).

La realtà, come direbbe Oscar Wilde, ha superato ogni fantasia. E per dirla come il mago Oronzo: Zorroastro, Zarratustra, Zammorrano… intercedi per il PDL.

Alla cortese attenzione del Divino Mago Otelma

Gentile Mago Otelma,
dal 8 al 12 settembre p.v. si svolgerà a Roma la dodicesima edizione di Atreju, festa nazionale della Giovane Italia, organizzazione giovanile del Popolo della Libertà.
La manifestazione è, come da tradizione, ricavata all’interno del Parco del Celio, all’ombra del Colosseo ed è suddivisa in zone diverse destinate ad ospitare le conferenze, gli spettacoli serali, i ristoranti, gli stand culturali, politici e sociali, la piscina.
Scegliemmo Atreju, il protagonista de ” La Storia Infinita” di Michael Ende, per incarnare l’esempio di un giovane impegnato nel confronto quotidiano contro le forze del Nulla, contro un nemico che logora la fantasia della gioventù, ne consuma le energie, la spoglia di valori ed ideali, sino ad appiattirne l’esistenza.

Nata nel 1997, credo di poter dire che la Festa , divenuta nel corso degli anni la più importante manifestazione giovanile d’Italia, è ormai anche l’appuntamento di fine estate che apre di fatto la stagione politica nazionale, un’occasione preziosa per dibattere serenamente, per interagire con la società e con le giovani generazioni. Anche quest’anno ci sarà il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, tra i partecipanti ad Atreju. Innumerevoli i grandi esponenti politici, della cultura e dello spettacolo provenienti da tutto il mondo che hanno preso parte all’evento. Ingiusto sarebbe citarne alcuni e non altri. Piuttosto, mi piace ricordare che all’interno della Festa non hanno mai campeggiato simboli di partito, né tanto meno discriminazioni o preclusioni di sorta. Insomma, come recitava uno slogan ben riuscito: Atreju è una festa di parte, non di partito.

Uno degli elementi che ha decretato il successo della manifestazione è stato anche il tono scherzoso e provocatorio che ha spesso accompagnato le riflessioni più profonde sviluppate durante i dibattiti.
Come da accordi intercorsi, Le confermo che sarebbe per noi un piacere ospitarLa in un’area appositamente dedicata del Villaggio, per incontrare alcuni tra gli ospiti principali di questa edizione e offrire loro una previsione circa gli eventi che si determineranno nel corso della prossima stagione politica.
In particolare, vorremmo che Lei fosse presente ad Atreju nei giorni di giovedì 9 settembre dalle 17 alle 19 e 30, venerdì 10 dalle 15.30 alle 17.30 e sabato 11 dalle 17.00 alle 19.00. Avrà così modo di poter leggere il futuro a tanti illustri ospiti come: Maurizio Sacconi, Pietro Ichino, Renata Polverini , Enrico Letta, Maurizio Gasparri, Roberto Maroni, Rosy Bindi, Giulio Tremonti, Angelino Alfano, Mariastella Gelmini, Giuseppe Fioroni, Pierluigi Battista, Stefano Zecchi, Nichi Vendola, Stefania Prestigiacomo, Gianni Alemanno, Raffaele Fitto, Enrico La Loggia , Filippo Penati, Pasquale Viespoli ed altri.

La copertura mediatica di Atreju sarà, come sempre, molto imponente anche grazie alla presenza di una sala stampa allestita in loco. E quindi: tv, radio, giornali di ogni tipo, anche internazionali.

Come tradizione di Atreju, non sono purtroppo previsti gettoni di presenza, ma resta inteso che tutte le spese di trasferimento, alloggio e vitto (solo all’interno del Villaggio), sono interamente a carico dell’organizzazione.

Nella speranza di incontrarci ad Atreju 2010, sia io personalmente che tutti i miei collaboratori restiamo a completa disposizione per ogni eventuale chiarimento e per ogni richiesta di natura organizzativa dovesse pervenire da parte Sua.

Con amicizia.

Giorgia Meloni
Ministro della Gioventù
Presidente Nazionale della Giovane Italia

Anche oggi...

Oggi, per quei pochi che non lo sanno, si celebra la Conversione di S. Paolo Apostolo, è festa religiosa per cui stasera vi propongo il seguente programma:

  • Appuntamento alle ore 21:55 a Via Candia, 50.
  • Preghiera continua dalle 22 alle 23:45, special guests le Suore d'Ivrea. Le chiamo io oggi pomeriggio, verranno sicuramente, tanto stanno lì vicino alla sala.
  • dalle 23:45 fino alle 24 un paio di canti, ben suonati, di lode al Signore.
  • Conduzione delle Suore d'Ivrea davanti al loro pio istituto sito in Via Leone IV e prima dei saluti finali un'ultima lode rivolta al Signore.

Ditemi se per voi va bene che appena ho il vostro via libera chiamo le suore d'Ivrea. So già che Eraldo è d'accordo con il mio programma visto che anche lui conosce le Suore d'Ivrea.


Il look è importante


Sulla scorta dei Beatles, che anche attraverso l'immagine hanno contribuito a diffondere la loro musica ed il loro messaggio, anche noi dovremmo pensare a dotarci di un look che ci permetta di distinguerci, propongo a tal fine l'adozione immediata di questi costumi, secondo me atti alla bisogna.....

Nuova rubrica - Istituti Ecclesiastici




Nuova lodevole iniziativa del blog quella di evidenziare gli istituti Ecclesiastici che hanno dato valore alla Santa Romana Chiesa.

Iniziamo la rassegna con l'Istituto "IMMACOLATA dei MIRACOLI" sita in Via Leone IV proprio a ridosso della Sante Mura Vaticane.

Informiamoci con le pie sorelle, dette d'Ivrea, sulla possibilità di recitare Rosari insieme nell'ora dei vespri.

lunedì 24 gennaio 2011

1000!!!


Il millesimo scritto su questo blog è il mio. Pijatevela in saccoccia!


Il Papa ha benedetto i social network

Biber, ora non c'è più nulla che possa dividerti da Facebook.

il mio primo post

fatto

Benedizione degli animali

Solo per ricordarvi che lo scorso 17 gennaio abbiamo portato i nostri animali domestici e da cortile, alla consueta benedizione di S. Antonio Abate.

Nino, è normale pensare che tu abbia portato nella tua parrocchia quel miscredente di Willy, non sbaglio vero?

Daniele l'ho fatto benedire nella Santa Parrocchia di S. Lino, è rimasto entusiasta.

Coverizziamolo!


Pensavate che mi fossi dimenticato e invece...


S. FRANCESCO di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa.



Trovata la prima Groupie....

Eccola, durante i tour dormirà nel furgone con Eraldo, sopra Eraldo.....

giovedì 20 gennaio 2011

Per iniziare al meglio al giornata

Per un buon inizio di giornata affinchè ci protegga nelle ore a venire, e in special modo stasera quando andremo a suonare, vi invio, ad ogni buon conto, il Santo del giorno ossia S. Sebastiano Martire con allegato, come sempre, il comodo santino da stampare per portarlo con voi; mettetevelo in tasca, nel portafogli o dove volete voi.





martedì 18 gennaio 2011

Parliamo un po' anche di arte

Quest'opera qui sotto è dell'artista Vanessa Beecroft, italiana, nonostante il cognome; sono cento donne ignude.

Una pallottola nel cervello di Tobias Wolff

Aut.Min.Rich., fratelli, sorelle (vergini e non), frati, prelati, omosessuali e lesbiche, vescovi, transessuali, cardinali, abati, transgenders, badesse, ancoreti, missionari e quant'altro posto qui per intero il racconto di Tobias Wolff che abbiamo letto al corso di scrittura creativa e di cui vi abbiamo parlato nel post prove di martedi passato, merita, a mio giudizio, di essere postato nel blog.

UNA PALLOTTOLA NEL CERVELLO di Tobias Wolff

Anders non riuscì ad arrivare in banca che qualche istante prima della chiusura, ragion per cui ovviamente c'era una fila che non finiva più e lui si ritrovò bloccato dietro due donne la cui stupida e rumorosa conversazione gli urtò subito i nervi. In ogni caso, la sua disposizione d'animo non era mai delle migliori, Anders era un critico letterario noto per l'elegante e noncurante ferocia con cui stroncava qualsiasi libro gli capitasse di recensire.Con una coda che ancora doppiava il corrimano, uno dei cassieri, una donna, espose la targhetta CHIUSO davanti al suo sportello e si ritirò in fondo alla banca, si appoggiò a una scrivania e iniziò a chiacchierare animatamente con un altro impiegato che intanto maneggiava delle carte. Le due donne davanti ad Anders interruppero la conversazione e guardarono con odio la cassiera. – Oh, gentile la signorina. – disse una. Poi si girò verso Anders e aggiunse, sicura del suo appoggio: – Ecco un esempio di quella cortesia per cui questa banca va famosa.Anders aveva sviluppato un suo personale e violentissimo odio verso la cassiera, ma immediatamente lo rivolse sulla presuntuosa e piagnucolosa donnetta davanti a lui. – Oh in che mondo viviamo, – disse. – Quante tragiche ingiustizie! Se non ti amputano la gamba sbagliata, se non ti bombardano il paesello natio, ti chiudono lo sportello sotto il naso!Lei non sì lasciò scoraggiare. – Non ho detto che era una tragedia. – ribatté. – Dico solo che è un pessimo modo di trattare i clienti.– È imperdonabile. – rimbeccò Anders. – In Cielo ne prenderanno nota.Lei si succhiò le guance, ma fissò lo sguardo oltre le spalle di lui e non disse niente. Anders si accorse che l'altra, la sua amica, stava sbarrando gli occhi guardando nella medesima direzione. E a quel punto i cassieri interruppero ciò che stavano facendo, e i clienti piano piano si girarono tutti e il silenzio calò nella banca. Due uomini che indossavano impeccabili abiti blu e avevano passamontagna neri in testa si erano piazzati ai lati della porta. Uno dei due rapinatori teneva una pistola premuta contro la nuca dell'agente della vigilanza. L'agente aveva gli occhi chiusi, e le labbra gli tremavano. L'altro rapinatore era armato con un fucile a canna mozza. – Zitti! – gridò l'uomo con la pistola, benché nessuno avesse fiatato. – Se solo uno di voi cassieri si azzarda a premere l'allarme, qui siete tutti carne morta. Afferrato l'idea?I cassieri annuirono.– Ma bravo! – disse Anders. – Carne morta –. Si girò verso la donna che gli stava davanti. – Magnifica sceneggiatura, eh? Ecco la dura poesia delle classi socialmente pericolose che ti colpisce come un tirapugni.La donna lo guardò con gli occhi dilatati.Quello col fucile a canna mozza diede uno spintone all'agente costringendolo a inginocchiarsi. Passò il fucile al suo compagno e con uno strattone afferrò i polsi dell'agente, gli tirò le braccia dietro la schiena e gli bloccò le mani con un paio di manette. Poi lo fece ruzzolare a terra con un calcio fra le costole. Riprese il fucile e si avvicinò alla porta di sicurezza in fondo al banco. Era un uomo basso e pesante, si muoveva con particolare lentezza, quasi torpidamente. – Apritegli! – gridò il suo compare. Il rapinatore col fucile varcò la porta di sicurezza e lentamente passò davanti ai vari cassieri, porgendo a ciascuno di essi una busta di plastica. Quando arrivò davanti allo sportello vuoto, lanciò un'occhiata a quello con la pistola, il quale disse:– Di chi è quel posto?Anders guardò la cassiera. Lei si portò una mano alla gola e si girò verso l'uomo con cui prima chiacchierava. Lui annuì. – Mio, – disse lei.– E allora muoviti culona e riempi la borsa.– Ecco, – disse Anders alla donna davanti a lui. – Giustizia è fatta.– Ehi! Furbone! T'ho detto forse di parlare?– No, – disse Anders.– Allora chiudi quella fogna.– Sentito? – disse Anders. – “Furbone”. È una battuta de I Killer.– Per l'amor di Dio, stia zitto. – gli disse la donna.– Ehi, tu, sei sordo o cosa? – L'uomo con la pistola si avvicinò ad Anders e gli piantò l'arma nella pancia.– Pensi che gioco?– No. – rispose Anders, ma la canna della pistola gli faceva il solletico come fosse un ditone puntato e gli venne la ridarella. Per bloccarla si costrinse a fissare il rapinatore negli occhi, che erano chiaramente visibili dietro i buchi del passamontagna: azzurro pallido, cerchiati di rosso, infiammati. Gli batteva la palpebra destra. L'uomo alitò una zaffata penetrante come ammoniaca che sconvolse Anders più di tutto quanto era successo fino a quel momento, e avvertì un acuto disagio quando quello lo pungolò di nuovo con la pistola.– Ti piaccio, furbone? – gli disse. – Hai voglia di ciucciarmi l'uccello?– No, – disse Anders.– Allora piantala di allumare.Anders si mise a guardare le scarpe del rapinatore, erano lucide con la mascherina lunga.– Non giù. Su! – Gli ficcò la pistola sotto il mento e spinse verso l'alto finché Anders non ebbe gli occhi rivolti al soffitto.Anders non aveva mai prestato molta attenzione a quella parte della banca, un vecchio pomposo salone coi pavimenti, gli sportelli e i pilastri di marmo, e una decorazione di ricci dorati sopra gli sportelli dei cassieri. Il soffitto a cupola era affrescato con delle figure mitologiche alla cui bruttezza polputa e togata Anders aveva rivolto un'occhiata molti anni prima e dopo di allora aveva sempre evitato di osservare. Adesso non aveva altra scelta che esaminare attentamente l'opera del pittore. Era persino peggiore di quanto ricordasse, intrisa della solennità più falsa e ridondante. L'artista conosceva due o tre trucchi del mestiere e li usava e li riusava senza misura, il rosa della parte bassa delle nuvole aveva una certa freschezza, amorini e fauni non lesinavano sguardi schivi ed esitanti. Il soffitto era gremito di scene drammatiche; quella che attirò l'attenzione di Anders raffigurava Zeus ed Europa, che il pittore rappresentava con un toro che adocchiava una giumenta di là da un mucchio di fieno. Per rendere sensuale la giumenta, il pittore le aveva smussato i fianchi in maniera suggestiva e aveva munito gli occhi di lunghe ciglia socchiuse dalle quali essa contemplava il toro con appassionato gradimento. Il toro aveva l'aria compiaciuta e le sopracciglia inarcate. Se ci fosse stato un fumetto che gli usciva dalla bocca, dentro ci sarebbe stato scritto: “Hurrah”.— Di che ghigni, furbone?— Di niente.— Pensi che sono comico? Pensi che sono una specie di pagliaccio?— No.— Pensi che mi puoi prendere per il culo?— No.— Tu prendimi per il culo, e diventi storia. Capischi?Anders scoppiò a ridere. Si coprì la bocca con entrambe le mani e disse: — Scusa, scusa, — e dopo sbuffò fra le dita senza potersi più trattenere e ripeté: — Capischi! Oh, Dio, capischi. — e fu a quel punto che l'uomo con la pistola alzò l'arma e gli sparò dritto nella testa.La pallottola fracassò il cranio di Anders, attraversò il cervello, e uscì dietro l'orecchio destro, spargendo scaglie d'osso nella corteccia cerebrale, nel corpo calloso, indietro verso i gangli basali, e in basso fino all'ipotalamo. Ma prima che tutto ciò accadesse, l'ingresso della pallottola nel cervello innescò una crepitante catena di trasferimenti di ioni e di neurotrasmissioni. A causa della sua peculiare origine, questo processo seguì un tracciato peculiare, riportando casualmente in vita un pomeriggio estivo di circa quarant'anni prima, che non era mai stato richiamato alla memoria. Penetrata nel cranio, la pallottola continuò ad avanzare a una velocità inferiore ai 300 metri al secondo, un ritmo pateticamente lento, degno di un ghiacciaio, almeno rispetto all'attività frenetica delle sinapsi attorno al proiettile. Una volta nel cervello, cioè, la pallottola entrò nel tempo cerebrale, il che diede ad Anders tutto l'agio di contemplare la scena che, con una frase che lui avrebbe aborrito, “gli passò davanti agli occhi”.Stabilito che cosa Anders ricordò, occorre forse notare tutto quello che invece non ricordò. Non si ricordò del primo amore, Sherry, o di ciò che più di tutto in lei lo aveva fatto impazzire, prima di piacere, poi di rabbia: la sensualità totalmente disinibita e specialmente il tono amichevole con cui alludeva al suo pene, da lei ribattezzato Signor Talpa, snocciolando frasi come “Ohò, il signor Talpa ha voglia di giocare”, o “Vediamo dove va a nascondersi il signor Talpa!” Anders non si ricordò di sua moglie, che pure aveva molto amato prima che lei lo sfinisse con la sua prevedibilità, o di sua figlia, ormai una aggrondata professoressa di Economia a Dartmouth. Non si ricordò di quando restava dietro la porta della camera di sua figlia ad ascoltarla mentre rimbrottava l'orsacchiotto dicendogli che era stato cattivo e descrivendogli le punizioni davvero raccapriccianti che avrebbe ricevuto se non si decideva a filare dritto. Non si ricordò nemmeno uno delle centinaia di versi che aveva imparato a memoria in gioventù, così da potersi fare venire i brividi a comando: “Silenzioso, in cima a una vetta nel Darien”, o “Mio Dio, ho sentito parlare di questo giorno” o “Tutti i miei cari? Tutti, dici? Oh, crudele! Tutti?” Non si ricordò di nessuno di questi versi Anders. Non si ricordò della madre che in punto di morte, parlando del padre, aveva detto: – Avrei dovuto pugnalarlo nel sonno.Non si ricordò del professor Josephs che raccontava ai suoi studenti come i prigionieri ateniesi in Sicilia fossero stati liberati se erano capaci di recitare Eschilo, e poi si metteva li a recitare Eschilo lui stesso, in greco antico. Anders non ricordò di come si era sentito pizzicare gli occhi al suono di quelle parole. Non si ricordò della sorpresa che aveva provato vedendo il nome di un ex compagno di università sulla copertina di un romanzo, non molto tempo dopo che si erano laureati, o il rispetto che aveva provato dopo aver letto quel libro. Non si ricordò del piacere di provare rispetto per qualcuno.E neanche si ricordò di una donna che aveva visto suicidarsi buttandosi da una finestra del palazzo dirimpetto al suo pochi giorni dopo la nascita di sua figlia. Non si ricordò di avere gridato: “Signore, abbi pietà! ” Non si ricordò di avere mandato a bella posta l'auto di suo padre a sbattere contro un albero, o di essere stato preso a calci nelle costole da tre poliziotti durante una manifestazione contro la guerra, o di quella volta che si era svegliato ridendo. Non si ricordò di quando aveva cominciato a guardare le pile di libri sulla sua scrivania con un misto di noia e paura, o di quando aveva cominciato a odiare coloro che li avevano scritti. Non si ricordò di quando tutto quanto aveva cominciato a ricordargli qualche altra cosa.Ecco cosa ricordò Anders. Caldo. Un campo di baseball. Dell'erba gialla, il ronzio degli insetti, lui appoggiato a un albero mentre i ragazzi del quartiere si radunano per una partita. Li guarda mentre litigano sulla superiorità del genio di Mantle o di Mays. E' tutta l'estate che dibattono questo tema, l'argomento è diventato noioso per Anders: opprimente, come il caldo.Poi arrivano gli ultimi due ragazzi, Coyle e un suo cugino arrivato dal Mississippi. Anders non ha mai incontrato il cugino di Coyle prima e non lo vedrà mai più. Gli dice ciao come fanno tutti gli altri ma poi non fa più caso a lui almeno finché non hanno diviso il campo e qualcuno chiede al cugino di Coyle in quale posizione vuole giocare. – Interbase. – dice il ragazzo. – Interbase è la posizione migliore che ci sono. – Anders si gira a guardarlo. Vorrebbe sentire il cugino di Coyle ripetere la frase che ha appena detto, ma è abbastanza sveglio da capire che è meglio non chiederglielo. Gli altri penserebbero che fa il cretino, che prende in giro il ragazzo per il suo errore di grammatica. Ma non è questo, proprio no. E' che Anders è stranamente eccitato, euforico, per quelle tre parole finali, così totalmente inaspettate, così musicali. Prende il suo posto in campo come in trance, ripetendole fra sé e sé.La pallottola è già nel cervello; l'attività cerebrale non potrà continuare in eterno a superarla in velocità, e niente la fermerà per incanto. Essa deve seguire la sua traiettoria e uscire dal cranio trascinando come una cometa la sua coda di memorie, di speranze, di talento e di amore, nel salone di marmo della banca. Non ci si può fare niente. Ma per il momento Anders può ancora avere tempo. Tempo per le ombre che si allungano sull'erba, tempo perché il cane legato alla catena abbai alla palla che vola, tempo perché il ragazzo nel campo di destra picchi la mano nel guanto da baseball annerito dal sudore e ripeta sommessamente come una cantilena: “La migliore posizione che ci sono, la migliore posizione che ci sono”.

(Tratto dalla raccolta Proprio quella notte, Einaudi, Torino, 2001, traduzione di laura Noulian)

http://www.sagarana.net/rivista/numero15/n_nuovi3.html

Nuova rubrica...i santi del giorno, tira giù il tuo preferito.

18 gennaio

Magistratura eversiva



Sono costretto a parlare di questa giustizia ad orologeria propugnata da questi magistrati comunisti (vedi Boccassini, Sangermano e c.) che entrano nella vita privata delle persone per meri scopi politico, ciò non va taciuto da parte di chi ha a cuore le sorti dell'Italia. Io dico, come la maggioranza degli italiani, no a queste correnti della magistratura che a causa del loro odio nei confronti di una parte politica svolgono il loro mestiere in maniera deviata ma Silvio col prode Angelino stanno preparando una bella riforma della giustizia contro questa magistratura antidemocratica e golpista. Solo questo per augurarvi un buongiorno.

sabato 15 gennaio 2011

Un regalo a tutti voi e una possibile cover

Come recita il post un regalo a tutti voi che è la possibilità di avere lo spartito di una canzone da poter riprodurre in sala oppure nelle nostre belle camerette.

Una famiglia italiana

Ragazzi le feste sono passate ormai da qualche giorno io mi informo, come ben sapete, attraverso i siti de Il Giornale e Studio Aperto , putroppo per quello che ad oggi è il mio principale organo di informazione, Kalispéra, devo aspettare il mercoledi sera, mentre mi informavo quotidianamente mi sono imbattuto in una foto bellissima che pubblico lasciando a voi le riflessioni, io sono un fiume in piena e non saprei da dove cominciare, per cui mi astengo dal riportare le mie emozioni e vi lascio questa foto:




J.C. approva

venerdì 14 gennaio 2011

Sala prove

Vi posto il link relativo a una sala prove che si potrebbe contattare. E' una sala dove ho suonato parecchi anni fa e di cui poco fa ho trovato il sito e i contatti sulle pagine gialle, ve ne avevo già parlato, sta vicino Piazza Cavour e come sapete bene lì il problema più grosso è il posto per la macchina comunque ditemi che ne pensate e nel caso la contatto.
http://www.nosuonirecords.com/.

Finalmente una buona, anzi buonissima, notizia



Città del Vaticano - (Adnkronos) - Benedetto XVI firmerà domani il decreto che riconosce la validità del miracolo della guarigione di una suora francese. Se tutto andrà per il verso giusto Giovanni Paolo II sarà beato nel 2011, a sei anni dalla morte, un primato che condividerà con Madre Teresa di Calcutta.

giovedì 13 gennaio 2011

Martedì suoniamo?

Non so chi del gruppo l'ha detto lo scorso martedi ma ricordo che aveva parlato di una saletta a Monte Mario in una via di cui non ricordo il nome, sapreste dirmi la mia così cerco se c'è un recapito telefonico e provo a chiamarli per martedì prossimo dalle 21-23 o 22-00. Fatemi sapere se anche per voi il giorno e l'ora vanno bene.
Distintamente saluto a Vossia

mercoledì 12 gennaio 2011

Quel terribile 1939


Un enorme danno per l'umanità cristiana, perdere un venerabile faro della fede all'alba di una terribile guerra.


martedì 11 gennaio 2011

Quel geniaccio di Silvio...

Ieri sono trapelate notizia sul nuovo simbolo del Popolo delle Libertà, Silvio che è un geniaccio sembrerebbe che abbia tirato fuori questo:

Che ne pensate?

domenica 9 gennaio 2011

Si inizia a far sul serio?

Eccoci dopo la pausa del Santo e Sacro Natale di Cristo, a ricominciare la nostra avventura musicale. Come vi avevo annunciato sto lavorando su due nuovi pezzi, che forse vi farò ascoltare martedì nella nuova sala prove.

Dobbiamo arrivare a finire 5 pezzi nostri... il materiale c'è, l'impegno... boh... vediamo!

Vediamo di terminare bene le 3 canzoni e vedere come inserire nel migliore dei modi il tastierista, secondo me ce la possiamo fare.

Io vorrei fare bene questi 5 pezzi per poi registrarli. Che ne pensate?

venerdì 7 gennaio 2011

Grande dilemma politico

Si arriva ad un punto della vita in cui quelli che credevamo punti fermi cominciano a sgretolarsi o almeno così pare, le certezze traballano e ci si sente più insicuri; nel mio caso tralasciando le mie certezze esistenziali (quali?) come sapevate politicamente io mi colloco al centro, la nascita dell' A.D.C. acronomimo di Alleanza di Centro, con tanto di inno scritto dallo chansonnier partonepeo Apicella e aggiungeteci pure il responsabile cultura del partito l'ottima Deborah Caprioglio il tutto capitanato da uno dei miei mezzobusti preferiti della RAI TV Francesco Pionati.





L'ADC rappresenta(va?) una casa possibile dei moderati, come me, alla ricerca di un partito che affondi le radici in quello che risulta storicamente il posto naturale per la maggioranza degli italiani ossia il Cristianesimo democratico liberale.
Ma le mie certezze politiche stanno vacillando da quando passeggiando per Roma mi sono imbattuto in un manifesto, vedendolo da lontano non riuscivo a focalizzarne il contenuto ma poi avvicinandomi sempre di più ad esso il volto rappresentato al suo interno si delineava in tutti i suoi tratti gentili e diventava sempre più famigliare, a pochi metri di distanza quel volto è diventato un nome: Carlo Taormina!
Signori al di là di tutto come non si può dare fiducia a Taormina, uno dei forzisti della prima ora, un vero liberale moderato che si rifà con la sua Lega Italia a quel grande contenitore dei moderati di ogni genere che era Forza Italia, che io non ho mai votato ma sto rivalutando sempre di più quel partito e quella storia. Non vado oltre, andate sul sito di Lega Italia e vi renderete conto di ciò che dico.
Ora capite il dramma che vivo e che vivrò ancor di più in caso di elezioni che potrebbero essere anche molto ravvicinate, per cui cerco conforto e confronto che spero di trovare in voi, che siete dei moderati di solida tradizione democristiana e liberale.
A.D.C. o Lega Italia questo è il dilemma!


mercoledì 5 gennaio 2011

Forse la sala di Via Candia è questa?

Cari prevosti io ho trovato dopo una ricerca su internet questa sala http://www.myspace.com/dropinmusica probabilmente è quella di Via Candia di cui parlava Eraldo, il telefono è 3334000058, che ne dite se provo a chiamarla?

Notre Dame de la Chapelle a Bruxelles


Immagino che il nostro Nino alias Giona da stamattina starà, giustamente, raccolto in preghiera a Notre Dame de la Chapelle, pregherà fino a raggiungere l'estasi o quanto meno ci proverà.

Il Santo del giorno

Emiliana, vergine romana, santa, zia paterna di S. Gregorio Magno si dedicò con le sorelle Tarsilla e Gordiana alla vita ascetica, consacrandosi al Signore. Nel XVIII secolo si riteneva sepolta nel terreno circostante la chiesa dei Ss. Andrea e Gregorio al Montecelio. M.R.: 5 gennaio - A Roma santa Emiliana Vergine, zia di san Gregorio Papa, la quale, chiamata dalla sorella Tarsilla, che l'aveva preceduta nell'andare a Dio, in questo stesso giorno passò al Signore.

(fonte www.santiebeati.it/dettaglio/36330)

Trafalgar Studios

Ill.mi Rev.mi

Come da accordi verbali intercorsi ieri sera ho chiamato i Trafalgar Studios nella persona di un tale di cui non ricordo il nome, ma credo trattasi del titolare dei suddetti, il quale mi ha comunicato che per martedì p.v. dalle 21-23 non c'è posto in nessuna sala comunque mi ha detto di riprovare a chiamare lunedi p.v.
In ragione di tali eventi direi sia opportuno contattare un'altra saletta.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e con l'occasione Vi porgo i miei più sentiti saluti

Padre Biber

martedì 4 gennaio 2011

a partire dal 10/01/11 darò vita ad una rassegna stampa che raccoglierà i migliori articoli relativi a: costume e religione, politica e religione, cronaca e religione, animali domestici e religione, lazio merda e religione. Un'iniziativa che mi garba assai.
(non dovevate aprire un blog, io sono un grafomane)

lunedì 3 gennaio 2011






abemus banner......

Buon anno...

Buon anno a tutti gli Aut. Min. Rich. anche se in ritardo di qualche giorno. Che sia un anno di tante preghiere,devozione e soprattutto costrizione.

Un consiglio spassionato compratevi il cilicio ne guadagnerà la vostra anima... Qui sotto come potete vedere c'è un bel modello vintage, severo ed essenziale nelle forme e che riporta ai bei tempi andati. In un mondo secolarizzato come quello odierno il ritorno ad un cattolicesimo di stampo tradizionale si configura come un atto assolutamente rivoluzionario.


domenica 2 gennaio 2011

eccomi qua...

buon anno a voi fratelli. ottimo inizio, poi lo miglioriamo se necessario quando abbiamo tempo. io metterei la foto come sfondo...