Bosone di Higgs, c'è l'impronta
della «particella di Dio»
In pratica i nuovi dati restringono il campo per la ricerca del bosone a energie minori del previsto
MILANO - C'è «l'impronta» del bosone di Higgs, la cosiddetta «particella di Dio», ossia il bosone di Higgs. I primi dati sono stati presentati a Ginevra, in un affollatissimo seminario organizzato al Cern, dai coordinatori degli esperimenti Atlas e Cms, gli italiani Fabiola Gianotti e Guido Tonelli. Secondo gli scienziati, l'esistenza del bosone di Higgs, ipotizzato dal fisico britannico Peter Higgs oltre 40 anni fa, rende possibile la massa. In pratica i nuovi dati restringono il campo per la ricerca del bosone a energie minori del previsto.
HIGGS - Ciò significa che la sfuggente particella, finora solo teorizzata, potrebbe essere vicina a essere scoperta. La notizia dovrebbe essere confermata nelle prossime ore anche dalla seconda squadra coinvolta negli esperimenti. Entrambe hanno lavorato in collaborazione con il Cern e con l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare vicino a Ginevra. La Gianotti, fisica italiana che fa parte della squadra impegnata nell'esperimento Atlas, ha dichiarato che «la regione più calda» si trova ai livelli di energia più bassi.
Ci vorrebbe la Santa Inquisizione, si questa è blasfemia pura. Mi sa che questi Fabiola Gianotti e Guido Tonelli quasi sicuramente, oltre che atei, sono pure comunisti. Avvertiamo subito Bruno Volpe di Pontifex.it.
RispondiEliminasi sono comunisti ho avuto la conferma
RispondiEliminaNon volevo dirlo ma ne ero quasi sicuro...
RispondiEliminapunto primo, questo accade quando si fa accedere le donne ad un desco diverso da quello che dovrebbe essere nel lavatoio e sul quale la mulier dovbrebbe consumare i suoi frugali pasti mentre il marito pasteggia nel tinello, secondo poi queste corbellerie sulla "particella di Dio" sono risibili, nella bibbia stanno i fondamenti delle sole scienze di cui abbisogna l'uomo.
RispondiEliminaLa scienza è materialista ed è contro Dio. Ma io me la prendo con i politicanti che lasciano finanziare certe stupide ricerche a questi pseudo studiosi del cazzo, poi certo il fatto che tra loro ci sia anche una donna è ancor più riprorevole e bene ha fatto Nino a segnalarlo.
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