Perchè non ci mettiamo i soldi e lo facciamo rinascere come si deve ad una nobile testata qual è stato il Campanile e il nostro pedigree da centristi moderati cristiani ci permette di poter prendere tra le nostre mani questo giornale per iniziare una nuova Primavera democristiana.
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Il Campanile nuovo | |
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Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | quotidiano |
Genere | Quotidiano politico |
Fondazione | 2000 |
Formato | tabloid |
Sede | Largo Arenula, 34 - 00186 Roma |
Editore | Il campanile nuovo Soc. Coop. Editrice a r.l. |
Direttore | Paolo Festuccia |
Sito web | http://www.ilcampanileonline.com/ |
Cenni storici
Il primo numero de Il Campanile nuovo esce il 3 settembre 2000, dopo che il partito si è strutturato e ha sostenuto le prime elezioni, le europee dell'anno precedente. In questo periodo la redazione era composta da due soli redattori e da un gruppo di collaboratori.
Nel marzo 2002 avviene una svolta editoriale, infatti Il Campanile nuovo subisce un restyling grafico ed inoltre passa dal formato grande a quello tabloid. Dal 2002 ad oggi la redazione si è ampliata ed attualmente consta di sette professionisti e da numerosi editorialisti e collaboratori. Tra gli editorialisti spiccano i nomi del segretario dei Popolari UDEUR Clemente Mastella e del capogruppo alla Camera dei deputati Mauro Fabris.Il giornale di partito il Campanile è stato oggetto di diverse indagini giornalistiche che ne hanno evidenziato la funzione "privata". In altri termini oltre un milione e trecentomila euro di finanziamenti pubblici (stando al solo 2005) sono serviti per pagare il contributo fattivo di Clemente Mastella [11], viaggi e trasferte della famiglia Mastella (98.000 euro nel 2005), liberalità e spese di rappresentanza (141.000 euro), liberalità (22.000), pacchi, dolciumi e torroni (17.000).
In altri termini, secondo una indagine de L'Espresso, "all'ombra del 'Campanile' Clemente Mastella, i suoi familiari e le loro società hanno ottenuto soldi e vantaggi grazie a un giornale finanziato con i soldi dei contribuenti".
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