Non potevo rimanere insensibile a tale appello che penso anche voi condividerete, leggete qui di seguito e mi darete ragione:
Aveva paura della nostra reazione, si vergognava del suo gesto e non voleva che nessuno lo venisse a sapere". Con queste parole Diana, la figlia dell'agente delle star Lele Mora, conferma durante una intervista a "Pomeriggio Cinque" il tentato suicidio del padre, detenuto da sette mesi nel carcere di Opera. "Non ce la fa più" - continua - non è un uomo così forte da poter stare, per così tanto tempo, da solo".
E sulle condizioni di Lele Mora, che lo scorso 30 dicembre avrebbe tentato di togliersi la vita soffocandosi con un piumino, con la bocca e il naso coperti da cerotti, prosegue: "Lui ha tentato di soffocarsi, nascondendosi, in quanto è sorvegliato. Non si ricorda del gesto e dalle lettere che scrive, ti rendi conto che ripete le stesse cose più e più volte. Mio fratello ed io abbiamo cercato di rassicuralo sugli arresti domiciliari e cerchiamo di trasmettergli forza".
Infine conclude il suo intervento facendo un appello al padre: "Tieni duro".
Infine conclude il suo intervento facendo un appello al padre: "Tieni duro".
dal mio sito d'informazione preferito tgcom.mediaset.it
tieni duro Lele, anche io sono con i tuoi figli, domani mattina ci incateneremo ai cancelli del carcere di Opera e urleremo "prendete noi, prendete noi! e rilasciate Lele!"
RispondiEliminache articolo toccante, ho pianto molto, poi già il fatto che le dichiarazioni siano state rilasciate a "pomeriggio cinque" è sinonimo di qualità.
RispondiEliminaLele è contento di avere degli amici come noi. Anche io a sentire Diana mi sono commosso e mi è salito il veleno pensando a questa giustizia italiana schiava della magistratura di sinistra... Pomeriggio Cinque è un programma con la gente e per la gente altro che quel "servizio pubblico" della RAI in cui è viva la cancrena dei giornalisti di sinistra stipendiati da noi cittadini col canone.
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