Oggi in via del tutto eccezionale festeggiamo una Beata, non me ne voglia il Santo titolare ma io ho un debole per le suore agostiniane, spero apprezzerete.
Beata Anna Katharina Emmerick
Monaca Agostiniana
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nna Katharina Emmerick nacque l’8 settembre 1774 a Flamsche, una località nei pressi di Dülmen in Vestfalia (Germania), in una famiglia molto povera di devoti contadini. Quinta di nove figli, ebbe visioni fin dall'infanzia: dall’età di 9 anni le apparivano la Madonna con Gesù Bambino, l'angelo custode e diversi santi.
Di lei si dice che distinguesse gli oggetti sacri da quelli profani, che potesse leggere nel pensiero delle persone e che avesse visioni di fatti che avvenivano nel mondo: vide, per esempio, nei dettagli tutta la rivoluzione francese. Le sue esperienze mistiche erano spesso accompagnate da fenomeni di levitazione e bilocazione.
Anna Katharina, inoltre, aveva il dono di conoscere le malattie delle persone e prescriveva loro dei rimedi che si dimostrarono sempre efficaci.
Nel 1789 le apparve Gesù che le offrì la corona di spine: lei accettò ed ebbe così sulla fronte le prime stigmate. In seguito le si aprirono le ferite anche alle mani, ai piedi e al costato.
Nel 1802 entrò nel convento delle agostiniane ad Agnetenberg (Dülmen). Qui la sua salute declinò progressivamente, finché fu costretta a letto. Le sue ferite, che si aprivano e sanguinavano periodicamente, furono studiate da religiosi e scienziati. Il Vicario Generale, dopo una rigorosa indagine condotta da una commissione medica, si convinse della santità della suora e dell’autenticità delle sue stigmate.
Nel 1818, quando Anna Katharina aveva 45 anni, attirato dalla sua fama, venne a visitarla il famoso scrittore e poeta Clemens Maria Brentano, uno dei più importanti rappresentanti del romanticismo tedesco. Appena le si presentò la veggente lo riconobbe perché lo aveva già visto nelle sue visioni. Sapeva che era l'uomo scelto da Dio per raccogliere e mettere per iscritto ciò che lei vedeva. Sapeva anche che, se era vissuta fino a quel giorno, era per aspettare lui. Brentano, che era venuto per trattenersi pochi giorni, non se ne andò più: rimase a Dülmen sei anni, per collaborare alla missione di Anna Katharina. Giorno dopo giorno, annotò ciò che lei gli narrava: dodicimila pagine che descrivono nei dettagli la vita di Gesù e di Maria Vergine.
Le visioni della Emmerick erano del tutto particolari: lei si separava dal corpo dopo essere stata "chiamata" dal suo angelo custode e il suo spirito si recava in Terra Santa dove assisteva agli episodi evangelici come se stessero avvenendo in quel momento; il giorno dopo li descriveva a Brentano. Né la monaca né il poeta erano mai stati in Terra Santa, eppure Anna Katharina ha descritto con sorprendente precisione i luoghi della vita di Gesù e della Madonna, gli abiti, le suppellettili, i paesaggi.
Sulla base delle descrizioni della Emmerick è stata ritrovata ad Efeso la casa dove la Vergine visse dopo la morte di Gesù. Era una casa rettangolare di pietra, a un piano solo, col tetto piatto e il focolare al centro, tra boschi al margine della città perché la Vergine desiderava vivere appartata. Il ricercatore francese Julien Dubiet, dando credito a queste visioni, andò in Asia Minore alla ricerca della casa descritta da Katharina. Dubiet effettivamente trovò i resti dell’edificio, nonostante le trasformazioni subite nel tempo, a nove chilometri a sud di Efeso, su un fianco dell'antico monte Solmisso di fronte al mare, esattamente come aveva indicato la Emmerick. La validità delle affermazioni di Katharina venne confermata anche dalle ricerche archeologiche condotte nel 1898 da alcuni ricercatori austriaci. Gli archeologi ebbero modo di appurare che l’edificio - almeno nelle sue fondamenta - risaliva al I secolo d.C..
Oggi davanti alla casa della Madonna, visitabile ad Efeso e custodita dai cappuccini, c'è un cartello che spiega che ciò che ne restava, cioè le mura perimetrali col focolare centrale, era stato ritrovato grazie alle visioni della monaca stigmatizzata Anna Katharina Emmerick.
Anna Katharina Emmerick morì a Dülmen il 9 febbraio 1824. Durante cinquant’anni di vita le sue visioni quotidiane avevano coperto tutto il ciclo della vita di Gesù, di Maria e in gran parte anche degli apostoli.
Sei settimane dopo la sua morte la tomba di Anna Katharina venne riaperta. Il suo corpo venne trovato incorrotto senza alcuna traccia di decomposizione. Nel 1892 il Vescovo di Münster diede inizio al processo di beatificazione.
Il Beato Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005) l’ha elevata agli onori dell'altare, in Piazza S. Pietro, la domenica 3 ottobre 2004.
Brentano visse fino al 1842, dopo aver dedicato tutti gli anni che gli restavano alla stesura del suo libro “Vita di Gesù Cristo secondo le visioni della monaca Anna Katharina Emmerick”. La suora aveva predetto che anche lui sarebbe morto quando il suo compito fosse terminato.
Dagli scritti di Brentano, riguardanti le visioni di Anna Katharina Emmerich, vennero pubblicati, oltre al libro suddetto, anche:
· “La dolorosa Passione di Nostro Signore Gesù Cristo secondo le meditazioni di Anna Katharina Emmerick” (1833),
· “La vita della Beata Vergine Maria” (1852),
· “La vita di Nostro Signore” (1858-80 e 1981).
Significato del nome Anna : “grazia, la benefica” (ebraico).
Significato del nome Katharina : “donna pura” (greco).
Fonte principale : mariadinazareth.it (« RIV.»).
questa è cazzutissima, roba seria.. Visioni, corone de sangue, lettura del pensiero. non vorrei azzardare ma credo che se dovesse fa a botte co Do Nascimiento potrebbe fargli il culo..... Othelma no però, a Othelma je fa n'baffo
RispondiEliminaIl Divino è bello forte effettivamente sarebbe una bella partita piena di gol e azioni veloci e spettacolari.
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