mercoledì 30 novembre 2011

Ministro dell'Economia?

Matei Popescu all'Economia? Per quanto mi riguarda è il candidato numero uno per Via XX Settembre.


E' ovviamente un mago del marketing, è quello che ci vuole per rilanciare il Made in Italy.

Eccheccazzo era ora!

ooohhh!!! Finalmente la maglietta che tutte le donne DEVONO indossare!


Anche la pavur!!!

Ancora Sergio Baracco:

Il Santo del Giorno-30/11/2011

Sant’Andrea Apostolo
Martire



A
ndrea (in greco Ανδρέας), denominato, secondo la tradizione ortodossa Protocletos o il Primo chiamato. Lo si deduce, infatti, dal vangelo di Giovanni che, oltre a dire che Andrea è il primo a seguire Gesù, da altri dettagli: « Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni (Battista) e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo) e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro). Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: “Seguimi”. Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. »  (Gv 1,40-44)

Andrea nacque, dunque, a Betsaida il 6 a.C. ma il suo nome, come altri nomi greci, non era quasi sicuramente il nome originario di questo apostolo in quanto, nella tradizione ebraica o giudaica, il nome Andrea compare solo a partire dal II-III secolo.
Andrea e il fratello maggiore Pietro erano pescatori: « Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini”. E subito, lasciate le reti, lo seguirono. » (Mc 1,16-18)

Nei vangeli Andrea è indicato essere presente in molte importanti occasioni come uno dei discepoli più vicini a Gesù:
« Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte..» (Mc 13,3);
« Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: “C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?”». (Gv 6,8-9);
« Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose: È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo » (Gv 12,22-23).

Negli atti degli apostoli, invece, Andrea è menzionato marginalmente, come altri apostoli, del resto : Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. (At 1,13).

Lo storico Eusebio di Cesarea (ca. 265-340) ricorda, nelle sue Origini, che Andrea predica il Vangelo in Asia Minore e nella Russia meridionale. Poi, passato in Grecia, guida i cristiani di Patrasso. Qui subisce, il 30 novembre del 60, il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce in forma di X; quella detta poi croce di S. Andrea. 
Nel 357 i suoi resti vengono portati a Costantinopoli ma il capo, tranne un frammento, resta a Patrasso. Nel 1206, durante l’occupazione di Costantinopoli (quarta crociata) il legato pontificio cardinale Capuano, di Amalfi, trasferisce quelle reliquie in Italia; nel 1208 gli amalfitani le accolgono solennemente nella cripta del loro Duomo.
Quando nel 1460 i Turchi invadono la Grecia, il capo dell’Apostolo viene portato da Patrasso a Roma dove sarà custodito in S. Pietro per cinque secoli fino a quando il Servo di Dio Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978), nel 1964, fece restituire la reliquia alla Chiesa di Patrasso di cui S. Andrea è il patrono.
Tutte le altre reliquie conosciute attribuite a S. Andrea sono dislocate in alcuni punti fondamentali della sua venerazione: nel Duomo di S. Andrea di Amalfi, nella Cattedrale di Santa Maria, a Edimburgo, in Scozia, e nella Chiesa di S. Andrea e S. Alberto a Varsavia, in Polonia. Altro luogo ove sono custodite reliquie del Santo è il Casino di Cicco sito in S. Apollinare (Frosinone).
S. Andrea è anche Patrono in Scozia, Russia, Prussia, Romania, Grecia, Amalfi e a Luqa (Malta). 

La festa di S. Andrea è ricordata il 30 novembre nelle chiese dell'Est e dell'Ovest ed è festa nazionale in Scozia sulla cui bandiera appare, del resto, la croce di Sant’Andrea.

Significato del nome Andrea : “virile, gagliardo” (greco).

I P.M. comunisti ancora in azione

E' con immenso dolore che ieri apprendio la notizia che il nostro Franco Nicoli Cristiani, vicepresidente del Consiglio della Regione Lombardia, è stato arrestato, sono a dir poco indignato ed ecco perchè Silvio ci vuole perchè è lui l'unico in grado di porre termine a questo colpo di stato strisciante, ma manco tanto, che da anni la Magistratura sta attuando nei confronti della persona di Silvio e della classe politica a lui vicina e poi ispirandomi alle tesi di Lombroso secondo voi può essere colpevole quest'uomo?

Franco Nicoli Cristiani

La Beata Maria Rosa torna a Bologna!

Carissimi, vi svelo solo oggi il motivo della mia trasferta a Bologna; dopo anni di trafile burocratiche e vari doni ai vescovati interessati, siamo riusciti a riportare a Bologna la Beata Maria Rosa, famosa per esser stata trasfigurata da Nostro Signore fino a farla cantare nel dolore.


Siete ovviamente invitati dopodomani 2 dicembre alla conferenza, e per vostra immensa gioia anche il 9 per la Solenne Eucarestia.
A tal proposito gradirei trascorrere con voi il ponte dell'Immacolata qui a Bologna per un pellegrinaggio a San Luca, San Petronio e le famose Sette Chiese.

martedì 29 novembre 2011

Alla pubblica istruzione....

Chi se non lui alla pubblica istruzione del futuro governo Moyo?

Cessi in the world

Per le coppie inseparabili:

Il santo del Giorno 29/11/2011

B. MARIA MADDALENA DELL'INCARNAZIONE

(Caterina Sordini), Vergine e fondatrice

"Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento"


M
Maria Maddalena dell'Incarnazione, al secolo Caterina Sordini, nasce il 16 aprile 1770, lunedì di Pasqua, a Porto S. Stefano (GR) da Lorenzo Sordini e Teresa Moizzo, verso le otto di sera, quarta di nove figli. Il 17 aprile è battezzata nella chiesa parrocchiale di Porto S. Stefano, con i nomi di Caterina, Francesca, Antonia; al Sacro Fonte fungono da padrini, Bartolomeo Giovine e M. Anna Schiano.

Non ancora diciottenne, dopo aver rifiutato una interessante proposta di matrimonio del padrone di bastimenti di Sorrento, tale Alfonso Capece, entrò tra le Francescane di Ischia di Castro (VT).
Durante il Noviziato (il 19 febbraio 1789) mentre spazzava il refettorio, vide Gesù Eucaristia circondato da angeli in adorazione, vestiti di una tunica bianca e scapolare rosso. Il Signore le disse di averla scelta per istituire l’opera delle Adoratrici Perpetue, le quali giorno e notte avrebbero dovuto offrire i loro umili ossequi, lodi e adorazioni per riparare le ingratitudini dell’umanità ed impetrare grazie ed aiuti dalla divina provvidenza.

Caterina, che ormai aveva preso il nome di Suor Maria Maddalena dell’Incarnazione, vide le sofferenze della Chiesa, del Papa, vide il disperdersi delle coscienze e vide che tutto questo avrebbe trovato un rimedio se l’uomo si fosse mantenuto ancorato alla radice stessa della fede cristiana: l’Eucaristia.
Sarà dunque fondatrice di una Famiglia Religiosa unicamente dedita all’adorazione della SS. Eucaristia. Nell’attesa che Dio le riveli il tempo e il momento per realizzare il suo progetto, rimase nel Monastero di Ischia di Castro per ben 19 anni, diventandone anche Badessa, nel 1802, a soli 32 anni. Si impegnò nel rafforzare la vita di povertà e di penitenza del convento.
Nel 1803 fece visita al convento Carlo Emanuele IV di Savoia che volle parlare con la badessa; il colloquio durò circa due ore. Episodi come questo, insieme ad alcuni fenomeni mistici, diffusero la fama di Maria Maddalena in tutto il circondario. Nel frattempo, sotto la guida spirituale di padre Giovanni Baldeschi, andò maturando la fondazione di una comunità religiosa monastica che si dedicasse unicamente all'adorazione del Santissimo Sacramento.

Con l'autorizzazione di mons. Pierleone, vescovo di Acquapendente, iniziò a redigere la regola del nuovo Istituto religioso. Il 31 maggio 1807, accompagnata da due consorelle, lasciò Ischia di Castro e si recò Roma, dove, con il consenso di Pp Pio VII (Barnaba Chiaramonti, 1800-1823), diede vita al primo convento di Adoratrici, in un ex monastero carmelitano presso le Quattro Fontane. L'anno seguente il Card. Giulio Maria della Somaglia, vicario del Papa, sottoscrisse il Decreto di approvazione delle Regole. Lo stesso anno, però, i francesi occuparono Roma e sciolsero le comunità religiose, compresa quella delle "Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento". Maria Maddalena fu costretta a riparare in Toscana, dalla quale, però, ritornò a Roma con un gruppo di nuove compagne nel 1814, stabilendosi nella chiesa di Sant'Anna al Quirinale.

Nel 1817 viene approvato, sotto la supervisione dello stesso pontefice, l'abito delle monache (tonaca bianca, velo nero e scapolare rosso con un ostensorio bianco ricamato sul petto). Papa Pio VII approvò definitivamente il nuovo istituto nel febbraio del 1818.

La Madre Fondatrice, morì a Roma il 29 novembre 1824, lasciando una fama di santità e di fenomeni straordinari che l’avevano accompagnata in vita.
Maria Maddalena è stata dichiarata Venerabile, in data 24 aprile 2001, dal Beato Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005) e beatificata, il 3 maggio 2008, da Papa Benedetto XVI, a Roma, presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano.

L'Ordine delle "Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento" prende la propria fisionomia e il proprio spirito caratteristico dall’Eucaristia. Compito specifico delle monache adoratrici è adorare giorno e notte, ininterrottamente, Gesù Eucaristia. In unione con Lui, esse offrono la propria vita al Padre per le necessità della Chiesa e del mondo. Alla totalità del dono di sé fatto da Gesù nell’Eucaristia (“avendo amati i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fineGv13,1), le Adoratrici rispondono con la totalità del dono di loro stesse. Duplice è il loro apostolato: quello che, nel nascondimento e nell’intimità della clausura, si esercita con la preghiera e l’immolazione, e quello costituito dalla loro presenza adorante ai piedi dell’altare, una presenza che, mentre testimonia il primato di Dio e la presenza reale di Gesù nell’Ostia consacrata, offre anche ai fedeli laici la possibilità di sostare in adorazione. A questo scopo la Madre Fondatrice ha voluto espressamente che i monasteri sorgessero nel cuore delle città.
Al 31 dicembre 2005 all'ordine appartenevano 60 monasteri e 960 tra monache e novizie: in Italia posseggono 12 case; sono presenti anche in Austria, Spagna, Cile, Messico, Stati Uniti e Kenya.

Ricordi di infanzia

Mi sono imbattuto su iutubbo sul video di un personaggio che avevo rimosso dalla mia memoria, ma che inconsciamente dentro di me era ben presente. Insieme al Maestro di vita Do Nascimiento quest' uomo ha illuminato il mio cammino, è stato il mio padre putativo, è stato l'uomo al quale, immodestamente, mi sono ispirato e ho cercato sempre di emulare, ahimè con scarso successo, il suo nome è Sergio Baracco.


lunedì 28 novembre 2011

Se questo è un uomo...

Constantin Mocanu, un uomo di 67 anni, residente in Romania stava dormendo, quando di notte viene svegliato dai lamenti di un pollo che aveva in giardino. L'uomo, irritato per la situazione, scende in cortile, totalemente nudo (non indossava pigiama né mutande) e, armato di un coltello, si avvicina al pollo per tagliargli il collo.
Il signore, però, invece di tagliare il collo dell'animaletto chiassoso, si è tagliato, accidentalmente, il pene. Il grottesco incidente è avvenuto, in quanto nel giardinetto della casa di Constatin c'era scarsa illuminazion e il buio ha fatto il suo corso. L'uomo è finito all'ospedale, dove ha dichiarato di tagliato il pene "confondendolo col collo del pollo".
Ma il fatto più assurdo è che il pene, caduto in terra, è stato subito azzannato dal suo cane, che scambiandolo per cibo l'ha subito divorato.
da milanotoday.it

Verona 27 novembre 2011 Il leone non è morto



Tenete a mente bene la foto, il luogo e la data: Hotel Leon D'Oro, Verona 27 novembre 2011, perchè tra qualche anno saranno un luogo e una storici. Non mi dilungherò troppo con le parole, io sono un uomo del fare..., ma non posso negare a voi tutti la commozione nel vedere il nostro leone combattivo come ai bei tempi con frasi che denotano freschezza: ha preso di distanza dalla possibilità di uno "Stato di polizia tributaria. Per questo siamo stati, siamo e saremo in campo: per garantire la libertà ai nostri figli", e giustamente ha poi tuonato giustamente contro i comunisti: "Siamo convinti che i nostri valori sono i migliori per la famiglia. Siamo convinti che la sinistra non sia matura, che il partito democratico, figlio o nipote del Pci non sia un partito social-democratico. Noi siamo convinti che lo Stato deve essere al servizio del cittadino. Loro credono il contrario. Per questo dobbiamo continuare a combattere per la nostrà libertà". Silvio, ammesso che ce ne fosse bisogno, ha confermato di essere l'uomo indomito che conosciamo, lungi dal ritirarsi dalla battaglia ma pronto ad ingaggiare con le armi dell'amore i paladini dell'odio e dell'invidia (i comunisti). Cari signori comunisti siete avvertiti: Silvio insieme al suo fido generale Carlo Giovanardi ieri nominato, giustamente, dirigente nazionale del dipartimento per le politiche della famiglia e lotta alla droga del Pdl,  ci sono e aggiungerei io "Meno male che Silvio c'è"!

Cessi in the world n.4

L'innovazione di questo cesso è esplicitata dall'utilità di avere un mezzo di locomozione per andare al lavoro o a fare la spesa e nel contempo fornisce la soluzione al problema dell'evenienza di fare il bisogno durante il tragitto, da notare l'attenzione dei produttori al gentil sesso infatti il modello proposto qui sotto è in versione denominata "For Lady".

Cessi in the world num. 3

Per un esibizionista come me, questo è il massimo... devo assolutamente trovare questo posto.



Mi piace, sembra un plotone di esecuzione.

Cessi in the world num. 2

A me piace bucolico...


Cessi in the world num. 1

Un mezzo di locomozione ecologico ed utilissimo:

Perchè no una nuova rubrica?

Se siete d'accordo volevo arricchire il blog con una nuova rubrica intitolata "Cessi in the world"; l'argomento è a me molto caro visto che è un luogo in cui sono molto attivo e mi dà tanti spunti di riflessione sul mondo, sulla politica, sull'etica, sulla morale e chi ne ha più ne metta per farla breve nel cesso mi sento a casa...
Se mi date l'ok attacco con il primo numero.

Ma perchè non facciamo una reunion degli Aut.Min.Rich.?

Sarebbe bello fare una nuova reunion, per soldi ovviamente, degli Aut.Min.Rich. o no?

Finalemente torna la rubrica de IL SANTO DEL GIORNO-28/11/2011

Con immenso piacere vi comunico che oggi, 28 novembre A.D. 2011 è
Santa Catherine Labouré

Vergine e Veggente

Nacque in Francia, a Fain-lès-Moutiers, da Pietro e Maddalena Gontard, stimati tra i più onesti e pii del luogo. La fanciulla ben presto rimase orfana della madre. Nel dolore affidò se stessa ed i suoi fratelli alla Vergine Maria. Il padre, preso da molti affari, affidò Caterina alle cure di una zia a Saint Rémy. Due anni dopo la riprese con sé e le affidò le cure della casa. Caterina cercava il più possibile di conciliare le cure domestiche con la preghiera.
A 12 anni fece la Prima Comunione. La pietà, la mortificazione e l'amabilità cristiane furono le sue caratteristiche[senza fonte], sicché venne indicata come esempio di virtù.
Giunta all'adolescenza, dopo la presunta apparizione in sogno di San Vincenzo de' Paoli, che la invitava ad entrare tra le sue suore, chiese di entrare in una casa delle Figlie della Carità. Caterina, però, trovò opposizione nel padre che aveva già dato una figlia a tale Istituto e non voleva privarsi dell'aiuto cospicuo di Caterina. La mandò in casa di un altro figlio a Parigi ma la moglie di costui, diventata avvocato, le permise di seguire la sua vocazione.
Il 21 aprile 1830 Caterina entrò come Postulante tra le Figlie della Carità a Chatillon-sur-Seine. In seguito fu mandata a Parigi per il noviziato, nella Casa Madre situata in rue du Bac. Durante il suo noviziato ebbe a suo dire altre visioni, come quelle di Gesù Eucaristico e di Cristo Re (giugno 1830). Le apparizioni che hanno avuto nel corso del tempo la maggiore risonanza sono state le presunte apparizioni dell'Immacolata della "Medaglia miracolosa". Sarebbe stato questo un ciclo di almeno cinque apparizioni.
Nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1830, mentre la Francia era sconvolta dalla possibilità di una nuova rivoluzione (il 27 luglio cadde Carlo X), Caterina, a suo dire condotta da un angelo nella grande cappella della Casa Madre, avrebbe avuto un colloquio durato più di due ore con la Madonna, che le avrebbe preannunziato nuovi incontri. Questi sarebbero appunto avvenuti a brevi intervalli l'uno dall'altro, nel settembre, novembre e dicembre dello stesso anno.
La più nota delle apparizioni fu quella che Caterina sostenne fosse avvenuta il 27 novembre, nella quale si possono distinguere due fasi. Nella prima fase la Madonna sarebbe apparsa a Caterina, ritta su un globo avvolto dalle spire di un serpente. La Vergine avrebbe offerto a Dio un altro piccolo globo dorato, che dovrebbe simboleggiare ogni singolo credente, ch'ella avrebbe tenuto all'altezza del cuore. Dalle mani della Madonna sarebbero piovuti sul globo inferiore due fasci di luce. Nella seconda fase, scomparso il piccolo globo d'oro, le mani della Vergine si sarebbero abbassate, irraggianti fasci luminosi, e, come a formare un'aureola, intorno alla testa della Madonna, sarebbero apparse le parole: "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi". Poi il quadro sarebbe parso visto nel suo retro: la figura della Madonna sarebbe scomparsa e al centro sarebbe apparsa la lettera M, al di sopra della quale appare la croce e al di sotto i Sacri Cuori di Gesù e Maria. Una voce interiore avrebbe chiesto a Caterina di far coniare una medaglia che riproducesse la visione.
Solo nel 1832 furono coniati i primi millecinquecento esemplari. La medaglia fu presto detta "miracolosa" ed il presunto "miracolo" che fece più scalpore fu la conversione dell'ebreo agnostico Alfonso Ratisbonne (1842). La Madonna avrebbe espresso, inoltre, a Caterina il desiderio che venisse fondata un'Associazione delle Figlie di Maria Immacolata.
Dopo i voti di Comunità ebbe vari uffici nelle sue Case, comportandosi con la massima discrezione - solo le superiori seppero delle presunte apparizioni - e dedicandosi, come specifico dell'ordine di appartenenza, alla cura degli ammalati e degli anziani.
Verso la fine del 1876 S. Caterina predisse la sua prossima morte che avvenne il 31 dicembre dello stesso anno. Introdotta la Causa per la sua Beatificazione e Canonizzazione nell'anno 1907, fu beatificata il 28 maggio 1933 da Pio XI e canonizzata il 27 luglio 1947 da Pio XII

venerdì 25 novembre 2011

Pacca la Vecchia: Bibbo.

Sono emozionato e felice di presentare, per la rubrica Pacca la Vecchia, nientepocodimeno che... BIBBO! Sì, non tutti lo sanno, ma è un vecchia, una lurida vecchia.



Nato a Roma, è diventato una vecchia a 8 anni di età quando al campetto della marrana, dove veniva inesorabilmente messo in porta dai compagni di squadra, venne adescato da Elton John e trascinato a forza negli spogliatoi, dove è stato vittima (in futuro si dirà che è stato Elton a subire violenza) di violenza da parte dell'inglese camuffato da The Pinbal Wizard.

Trasferitosi subito dopo in Inghilterra, divenne famoso per le sue carni candide, burrose e morbide (conosciamo tutti la passione inglese per il burro e il grasso animale), fama che lo rese ultra milionario e produttore di tutti i nuovi dischi di Elton John, Abba e più avanti dei Bee Hive.

Dopo essersi stufato di fare colazione con fagioli al ketchup, salsicce grasse e pudding, ritornò a Roma sotto false spoglie, si innamorò di un pelato conosciuto in un dubbio corso di scrittura creativa e venne assoldato come bassista a peso d'oro in una band gay romana.

PRO:
- ha un'ottima conoscenza grammaticale;
- le sue carni bianche e burrose hanno fatto epoca e infranto migliaia di cuori;
- il suo culo è stato condonato.

CONTRO:
- si vocifera sia comunista;
- è superdotato e la cosa spesso può risultare fastidiosa;
- non si sa bene se il corso di scrittura creativa sia una copertura massonica.

Vegetariani? Col cazzo!!!

Vegetariani noi? MA STIAMO SCHERZANDO?!?!?

In questa trattoria http://www.albinoristorante.com/, frequentata da cavallari ridotti sul lastrico dalle scommesse ippiche, ci ho pranzato per mesi, lavoravo nei paraggi, insomma; arivi, te siedi, te ariarzi, te sceji la carne, te sceji la cottura, te arimetti a sede, aspetti, e magni.

La qualità della carne era ottima, la migliore che abbia mai mangiato a Roma, spero sia rimasta tale, a Bibbo il posto piacerà sicuramente perchè sul tetto c'è una grossa mucca (è finta quindi vi consiglio di non accoppiarvici, io l'ho fatto e mi sono ferito). E' un posto vero, frequentato da gente con i controcazzi, mica dai soliti frocetti che amate frequentare!

Altro fattore molto importante è la presenza di un cameriere indiano che non capisce un cazzo di niente e ti porta quello che vuole lui.

Non ci sono dubbi, è il posto che fa per noi!

mercoledì 23 novembre 2011

martedì 22 novembre 2011

se se... togli la cera...

Eccolo... ai suoi allievi fa lavare auto e pitturare staccionate e con gli introiti che ci fa? Li investe nel suo dojo? Ci aiuta la comunità di Okinawa? Macchè... Miyagi punta in alto, Miyagi punta ad Arcore...



Peccato che abbia sbagliato periodo, se avessi pubblicato questa foto mesi fa, gli avrebbero sicuramente assegnato un sottosegretariato.


Il Santo del Giorno 22/11/2011

Martedì 22 Novembre 2011

Santa Cecilia
 Vergine e martire
(memoria)

Tutti i fondatori, uomini e donne, dei titoli delle basiliche romane sono stati soppressi nel Calendario Universale della Chiesa, perché non si può affermare che siano stati Martiri o confessori della fede, ma soltanto persone benefiche che hanno donato alla Chiesa le case o i palazzi diventati più tardi basiliche.
Soltanto il nome di S. Cecilia è il solo nome rimasto alla data tradizionale. Moltissimi antichi Martiri, che presentavano gravi difficoltà storiche, sono stati anch'essi soppressi in occasione della revisione del Calendario. Non perché si possa affermare che tali Santi non siano esistiti, ma perché la loro esistenza non è suffragata da prove storiche abbastanza consistenti e convincenti. Soltanto la memoria di S. Cecilia è stata conservata, per quanto anche la sua figura presenti simili gravi difficoltà storiche.

Si dice - ma è soltanto un si dice - che questa doppia eccezione nei confronti di S. Cecilia, sia dovuta ad una particolare insistenza, in occasione del Concilio ecumenico Vaticano Il, del Beato Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli, 1958-1963).
Ed è certo che, senza il nome di S. Cecilia, venerata come Martire e onorata come patrona dei musicisti, il Calendario sarebbe risultato un po' più povero, mentre il rigore storico non avrebbe guadagnato un gran che.
In realtà due fatti almeno sono certi ed eloquenti:
1.     il titolo basilicale di Cecilia è antichissimo, sicuramente anteriore all'anno 313;
2.     la festa della Santa veniva già celebrata, nella sua basilica di Trastevere, nell'anno 545.

C
ecilia, secondo la tradizione, sarebbe nata da una nobile famiglia romana. Sposata al nobile Valeriano, gli avrebbe comunicato il suo voto di perpetua verginità, convertendo al cristianesimo il marito insieme al fratello di lui, Tiburzio.
È quanto mai incerto il motivo per cui Cecilia sarebbe diventata patrona della musica. In realtà, un esplicito collegamento tra Cecilia e la musica è documentato soltanto a partire dal tardo Medioevo. La spiegazione più plausibile sembra quella di un'errata interpretazione dell'antifona di introito della messa nella festa della santa (e non di un brano della Passio come talvolta si afferma).
Il testo di tale canto in latino sarebbe: «Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar» («Mentre suonavano gli strumenti musicali (?), la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa»). Per dare un senso al testo, tradizionalmente lo si riferiva al banchetto di nozze di Cecilia: mentre gli strumenti musicali (profani) suonavano, Cecilia cantava a Dio interiormente.
Da qui il passo ad un'interpretazione ancora più travisata era facile: Cecilia cantava a Dio... con l'accompagnamento dell'organo!

Si cominciò così, a partire dal XV sec. (nell'ambito del Gotico "cortese") a raffigurare la santa con un piccolo organo portativo a fianco. In realtà i codici più antichi non riportano questa lezione dell'antifona (e neanche quella che inizierebbe con Canentibus, sinonimo di Cantantibus), bensì Candentibus organis, Caecilia virgo.... Gli "organi", quindi, non sarebbero affatto strumenti musicali, ma gli strumenti di tortura, e l'antifona descriverebbe Cecilia che "tra gli strumenti di tortura incandescenti, cantava a Dio nel suo cuore".
L'antifona non si riferirebbe dunque al banchetto di nozze, bensì al momento del martirio. Tutto il resto è opinabile, sul conto della donna devota che dette il proprio nome alla basilica romana, e che probabilmente regalò alla Chiesa un fabbricato di sua proprietà.

Una passio - che è, però, un testo letterario più che storico - attribuisce, a Cecilia, una serie di drammatiche avventure, terminate con le più crudeli torture e conclusesi con il taglio della testa che tre colpi di spada non riuscirono a distaccare.
Cecilia venne sepolta nelle Catacombe di S. Callisto, in un posto d'onore, accanto alla cosiddetta Cripta dei Papi.
Nell'821 le sue reliquie furono fatte trasportare da S. Pasquale I (817-824) nella chiesa di S. Cecilia in Trastevere.
Nel 1599, durante i restauri della basilica, ordinati dal card. Paolo Emilio Sfondrati, in occasione del Giubileo del 1600, venne ritrovato un sarcofago con il corpo di Cecilia in ottimo stato di conservazione. Il cardinale allora commissionò a Stefano Maderno (1566-1636) una statua che riproducesse l'aspetto e la posizione del corpo di Cecilia così com'era stato trovato, statua che oggi si trova sotto l'altare centrale della chiesa.

venerdì 18 novembre 2011

LELE LIBERO


Domani 20 novembre 2011, gli aut. min. rich. nelle persone di Nino ed Eraldo, Bibbo è stato cacciato per inaffidabilità e rimpiazzato da un pretino senegalese che non parlando la nostra lingua non può raccontare cazzate, manifesteranno in topless, sulla scorta di Femen, davanti al ministero della giustizia per chiedere la liberazione immediata di Lele Mora ostaggio delle ambizioni politiche della magistratura deviata. Dalle ore 9 del mattino fino a tarda notte si avvicenderanno artisti del calibro di Cristina d'Avena che canterà i successi degli Slayer, gli Slayer che canteranno i pezzi di cristina d'Avena, Marylin Manson che eseguirà tutti le canzoni dello zecchino d'oro edizione 67 e per finire il grande Apicella, tutti uniti per chiedere la liberazione di Lele. Voci di corridoio parlano di un intervento finale di Sunday Moyo, manca ancora la conferma. (chi non vorrebbe essere uno dei due che nella foto abbracciano il Lele nazionale? chi?)

Aridatece er Puzzone!!!

Monti & co. sono di un grigiore unico: non raccontano barzellette, hanno quei doppipetti da capiufficio, secondo me scopano pure poco, non hanno televisioni (ma qualche conflitto di interesse almeno questo si) ne giornali, non si fanno le sedicenni, non cantano e non scrivono canzoni, non hanno una squadra di calcio. Mentre parlava Monti ero sicuro, lo avrei voluto tanto però, che non avrebbe raccontato barzellette su Rosy Bindi tutto banale e scontato porco cazzo ARIDATECE ER PUZZONE!



Non posso fare a meno di...

Non posso fare a meno di notare la somiglianza tra queste due divise:

Notate Hermann che tenero, con il bambino ariano in braccio e poi dicevano che i nazisti erano cattivi...

Il Santo del Giorno 18/11/2011

Sant'Oddone di Cluny
Abate



O
ddone di Cluny nacque intorno all'880 a Le Mans (F), fu il secondo abate dell'Abbazia di Cluny e tra gli artefici della riforma cluniacense.

Era figlio di un feudatario di Deols, vicino a Le Mans, nella regione di Tours; ricevette la sua prima educazione alla corte di Guglielmo I di Aquitania, studiando a Parigi con Remigio di Auxerre.

Intorno al 909 divenne monaco, sacerdote e superiore nella scuola dell'Abbazia di Baume, il cui abate Berno, fu il fondatore dell'Abbazia di Cluny e ne fu il primo abate. Nel 920 divenne abate di Aurillac e nel 927, alla morte di Berno,  fu indicato da questi come successore all'Abbazia di Cluny.

Autorizzato da Pp Giovanni XI (931-935), nel 931, Oddone riformò i monasteri in Aquitania, nel nord della Francia ed in Italia. Il privilegio papale gli diede il potere di unire molte abbazie sotto la sua supervisione e di ricevere a Cluny monaci di altre Abbazie benedettine non ancora riformate; la maggior parte dei monasteri rimasero indipendenti e diversi divennero centri di riforma.
Oddone fu il più grande riformatore di Cluny, che divenne il modello di monachesimo per i successivi secoli avvenire, trasformando il ruolo della pietà religiosa in diuturno stile di vita.

Fra il 936 e il 942 visitò l'Italia diverse volte fondando il monastero di Nostra Signora sull'Aventino a Roma e riformando diversi conventi come quello di Subiaco e l'Abbazia di Monte Cassino. Egli fu spesso coinvolto in importanti missioni di tipo politico, ad esempio nella pace fra Ugo di Arles e Alberico I di Spoleto, da lui mediata su mandato di Pp Leone VII (936-939). Morì a Tours il 18 novembre 942.

Fra i suoi scritti si ricordano una biografia di Gerardo di Aurillac, tre libri di Collationes (opere morali, severe e risolute), alcuni sermoni, un poema epico sulla (Occupatio) in diversi tomi (ed. Swoboda, 1990) e 12 antifone corali in onore di Martinio di Tours. In una delle antifone dice: (Tu che per tre volte hai vinto il caos, rialza quelli che son caduti nel peccato; come tu dividesti il tuo mantello, rivestici della giustizia!).