giovedì 5 gennaio 2012

Il Santo del Giorno-05/01/2012

S. Edoardo (III), Confessore
Re d’Inghilterra


E
doardo è detto Confessore, per distinguerlo dal suo predecessore, Edoardo il Martire; ai tempi della canonizzazione di Edoardo, i santi venivano suddivisi, principalmente, in Martiri e Confessori: i martiri erano i morti per la fede, mentre i confessori erano i morti per cause naturali.

Egli nacque tra il 1002 e il 1005 a Islip nella contea Oxfordshire, figlio di Etelredo l'Impreparato e della sua seconda moglie, Emma di Normandia. Nel 1013 lui e suo fratello Alfredo furono portati in Normandia dalla madre Emma, sorella del duca Riccardo II di Normandia, per sfuggire all'invasione danese dell'Inghilterra guidata da re Sweyn I di Danimarca. Si dice che Edoardo avesse sviluppato una forte fede nei 25 anni che trascorse in esilio in Normandia, mentre l'Inghilterra diveniva parte del grande impero danese.

Il laicato anglosassone e la nobiltà ecclesiastica invitarono Edoardo a tornare in Inghilterra nel 1041. A seguito della morte di Canuto, avvenuta l'8 giugno 1042, Edoardo, conto tenuto della sua popolarità, fu scelto dal popolo come re a Londra prima ancora della sepoltura di Canuto.  L’incoronazione ebbe luogo nella Cattedrale di Winchester, la sede reale dei Sassoni, il 3 aprile 1043. Il regno di Edoardo III fu segnato da pace e prosperità, ma, per ottenere effettivo potere in Inghilterra, egli dovette scontrarsi con tre potenti conti: Godwin, conte di Wessex; Leofric, conte di Mercia e, nel nord, Siward, conte di Northumbria.

La politica di pace di Edoardo culminò con il decreto, emesso nel 1049, che prevedeva la messa in disarmo della flotta stabile inglese, creata nel 1012 dal padre Etelredo II e composta da 14 navi. Edoardo prese questa decisione per diversi motivi, anzitutto intendeva accaparrarsi il favore del popolo, che mal sopportava la sua politica filonormanna, risparmiando sulla flotta e riducendo significativamente le tasse con l'abolizione dell'heregeld (tassa per il mantenimento dell'esercito ).

Regnò per un periodo abbastanza lungo, riuscendo a tenere sotto controllo i molteplici nemici, sia interni che esterni. Il suo successore Aroldo, ventidue anni dopo, si trovò a governare un paese ben più tranquillo, unito e stabile di quanto non lo fosse stato all’incoronazione di Edoardo.

La decisione di rifondare l’abbazia di Westminster, monumento che perpetuò indefinitamente il suo ricordo, nacque da un voto che Edoardo aveva fatto quando in gioventù era esule in Normandia: se Dio avesse reintegrato nei suoi diritti la sua famiglia, si sarebbe recato a Roma in pellegrinaggio. Asceso poi al trono, si trovò impossibilitato a lasciare l’Inghilterra e chiese perciò al papa di essere dispensato dal voto. Il pontefice acconsentì, commutando l’obbligo nella fondazione di un monastero dedicato all’apostolo Pietro. Edoardo scelse allora un convento già esistente presso Thorney, ad ovest di Londra, al quale fece ingenti donazioni di terreni e in denaro, dando inizio all’edificazione di una magnifica chiesa romanica, che fu l’embrione dell’odierna abbazia di Westminster. Le sue condizioni di salute, purtroppo, si aggravarono prima di poter partecipare all’inaugurazione del coro della basilica.

Morì il 5 gennaio 1066 e venne sepolto proprio nell’abbazia. Nel 1102, all'apertura della tomba, il corpo fu trovato incorrotto e venne traslato in un nuovo sito.

Nel 1161 Pp Alessandro III (Rolando Bandinelli, 1159-1181) canonizzò Edoardo III, dietro interessamento del re Enrico II.

Il 29 dicembre 1163 il corpo del re, ancora incorrotto, venne traslato nuovamente all'interno dell'Abbazia di Westminster con una cerimonia presieduta da S. Tommaso Becket, al tempo Arcivescovo di Canterbury. Una definitiva traslazione venne fatta nel 1269; la tomba sopravvisse anche alla Riforma e si trova tuttora all'interno dell'abbazia di Westminster.

La santità di Edoardo non è data esclusivamente da alcune azioni eroiche, bensì è frutto del suo comportamento complessivo quale sovrano. Resta tuttavia difficile conoscere con certezza molti aspetti del suo governo, del suo carattere e delle sue motivazioni. Con lo sviluppo del suo culto, la fama del suo regno si accrebbe tanto da giudicarlo quasi un’epoca d’oro e per la sua grande popolarità S. Edoardo divenne uno dei principali patroni d’Inghilterra.
Le numerose “Vite”, scritte in seguito sul suo conto, misero in evidenza la santità di questo grande sovrano: i miracoli ottenuti per sua intercessione, la castità custodita integra per tutta la vita, la carità verso i poveri, verso la Chiesa ed in particolare verso i monaci.

Nel 1689 la sua festa fu estesa alla Chiesa universale e fissata in data 13 ottobre, anniversario della prima traslazione. Nel nuovo Martyrologium Romanum  la commemorazione è stata spostata al giorno della morte, chiamato anche dies natalis, ossia il 5 gennaio.

Significato del nome Edoardo: “che vigila sui beni” (tedesco).

3 commenti:

  1. che bello! poi con quell'anello in mano, con quella veste color albicocca, è meraviglioso!

    So che sarà molto apprezzato da Nino che ama il nome Edoardo.

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  2. troppo secolo in questo santo, ori, anelli e corone, il nostro nuovo corso è quello degli spirituali francescani, di ubertino da casale e non di questa ostentazione......

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  3. Si è vero Nino, troppa ostentazione basta ritorniamo ai tempi del poverello d'Assisi.

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